Uno dei pochi mercati ancora in crescita nonostante ci troviamo in tempi di durissima crisi è quello di Internet. Il commercio telematico sembra non subire contrazione alcuna, e ciò rincuora non poco chi ha fatto di questo canale il suo cavallo di battaglia. Ciò rincuora anche chi, in cerca di un settore in cui espandersi, vuole entrarne a far parte; ma si sa, cominciare col piede giusto è tanto facile quanto sbagliare approccio.
Nella selva di dati e sequenze numeriche che costituiscono questa possente “infrastruttura” solo una precisa combinazione ci porta nella specifica destinazione da noi desiderata; questa combinazione, che altro non è che l’IP del server che ospita il sito internet cui vogliamo accedere, è associata ad una sequenza di parole separate da un punto: questa sequenza, fondamentale linguaggio per gli utenti di internet, è il dominio.
Il dominio è formato da due parti: la prima, rappresentante una parola; la seconda una sequenza comune ad altri domini (dominio .it – dominio .com). Questa sigla a suffisso del dominio individua spesso una prima categorizzazione dello stesso, collocando il nostro sito ad un’area di appartenenza (.it per italia, .fr per francia e così via) oppure in un’area di interesse (.com per commerciale, etc.). La parte che precede invece questa sigla è una delle cose che più influenzerà la riuscita della nostra operazione; scegliere un nome efficace ed immediato da associare al nostro dominio è cosa quanto mai fondamentale per garantirne accessibilità e facilità di diffusione. Tutti noi ricordiamo a memoria pochi ma fondamentali numeri di telefono presenti nella nostra rubrica, associati a persone importanti o contatti fondamentali per la nostra vita quotidiana; quanto a tutto il resto, categorizziamo gli altri sotto nomi, cognomi e sigle; nessun problema fin quando la nostra rubrica non comincia a riempirsi fino all’orlo
Uno dei pochi mercati ancora in crescita nonostante ci troviamo in tempi di durissima crisi è quello di Internet. Il commercio telematico sembra non subire contrazione alcuna, e ciò rincuora non poco chi ha fatto di questo canale il suo cavallo di battaglia. Ciò rincuora anche chi, in cerca di un settore in cui espandersi, vuole entrarne a far parte; ma si sa, cominciare col piede giusto è tanto facile quanto sbagliare approccio.
Nella selva di dati e sequenze numeriche che costituiscono questa possente “infrastruttura” solo una precisa combinazirlo, presentando notevoli ridondanze, causando un’inevitabile confusione e svariati casi di omonimia: allora giù con soprannomi, nomignoli e sigle aggiunte che non fanno altro che ritardare e rendere più difficoltose le nostre ricerche, magari dettate da un impellente bisogno. Lo stesso capita con le ricerche su Internet: quanti di voi ritroveranno, tramite infinite ricerche, quel sito che ci permetteva di ordinare tre pizze e pagarne due, formato dalle parole “pizza”, “domicilio”, “per”, “te”? era un “per” o una “x”? e l’ordine in cui erano scritte? Ed era .it o .com? certo, se si fosse chiamato “Pizza.com” ci saremmo arrivati subito. Dunque è evidente ed immediato capire l’importanza di ottenere un dominio semplice e lineare che evochi da subito l’argomento attorno cui ruota la nostra pagina, il servizio che offriamo o l’articolo che vendiamo: da oggi è possibile controllare in tempo realela disponibilità del nostro dominio e, seguendo pochi e semplici step, creare dal nulla un dominio scegliendo tra diverse opzioni; da oggi il potremo ottenere il nostro dominio .it, .com, .eu fino ad arrivare ad un dominio di tipo .NAME a scelta, tutti associati ad una mail da 1Gb.
Insomma cosa stiamo aspettando? Internet è l’occasione per testare la validità delle nostre idee, mettiamole alla prova!!
Autore:
Stefano Giacinti
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