I tessuti e le stoffe da millenni accompagnano la vita dell’uomo ed hanno contribuito a renderla via via più evoluta, fungendo in primo luogo da indumenti per proteggerlo dal freddo, poi da elemento di abbellimento personale e da indicatore di particolari status, fino a divenire in epoche più moderne elemento che arreda la casa, crea complementi d’arredo e molte altre cose che comunemente utilizziamo nella nostra vita quotidiana.
La storia e l’evoluzione che ha visto i tessuti divenire un oggetto tanto scontato quanto indispensabile per l’umanità decisamente non sembra essere terminato neppure ora nel XXI secolo. I tessuti pregiati sono stati infatti protagonisti alla Futurotextiles. Surprising textiles, design & Art, mostra in scena a Prato dal 30 Settembre al 13 Novembre 2011. Prato, capitale europea del tessile, è stata l’ultima tappa della mostra itinerante dedicata ai tessuti del futuro, che prima aveva aperto le porte al pubblico nelle città di Istanbul, Bangkok, Shangai, Barcellona e Cordoba. L’idea di presentare la mostra anche al Museo del Tessuto di Prato nasce dalla collaborazione fra Andrea Cavicchi, presidente della Fondazione Museo del Tessuto di Prato, Giorgio Silli, vicepresidente dell’Associazione Città Tessili Europee-ACTE Italia, Martine Aubry, Sindaco di Lille e presidente di Lille Métropole Communauté Urbaine ed Ivan Renar, presidente lille3000.”La mostra vuole essere una testimonianza concreta del processo evolutivo in atto nel settore che, proiettato al futuro, sta rivoluzionando il concetto tradizionale dell’impiego del prodotto tessile”, ha detto Andrea Cavicchi. “Per questo motivo siamo davvero orgogliosi di poter ospitare al Museo del Tessuto un evento espositivo di respiro europeo, in grado di offrire ai visitatori un’ampia panoramica delle nuove potenzialità applicate a fibre e tessuti” ed inoltre anche a tessuti e tendaggi. La mostra, che come abbiamo detto ha fatto il giro delle capitali europee dei tessuti, è organizzata e progettata da Lille3000, organo creato appositamente per la promozione delle capitale tessile francese situata nel nord della Francia, e curata da Caroline David; è approdata a Prato anche grazie alla collaborazione di ACTE – Associazione Città Tessili Europee ed al supporto di alcuni organi locali quali la Fondazione Museo del Tessuto alla Regione Toscana, alla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, Unione Industriale Pratese Servizi, Banca Popolare di Vicenza, Patrizia Pepe ed Asm.
Alla mostra sono stati presentati al pubblico tessuti decisamente interattivi, in grado di leggere dati per il controllo della salute, come ad esempio temperatura e battito cardiaco; composti tessili ideali all’utilizzo in botanica,in grado di assorbire acque e di rilasciarla gradatamente, provvedendo quindi al nutrimento di piante e giardini, tessuti per lo sport in grado di proteggere da urti e traumi imprevisti, T-shirt in grado di idratare la pelle e liberare sostanze cosmetiche; ed ancora tessuti per arredamento che assorbono le sostanze inquinanti presenti nell’ambiente oppure maglie composte da acciaio e tessili foto luminescenti in grado di illuminare e guidare in ambienti bui e quindi ideali per l’illuminazione notturna .
Tutto questo e tanto altro ha esposto la Futurotextiles. Surprising textiles, design & Art che ha mostrato chiaramente come il futuro dei prodotti tessili sia tutto da sviluppare in collaborazione con tecnologia, scienza e arte, per creare elementi destinati all’utilizzo nei settori dell’architettura, biotecnologia, medicina, trasporti, sport, elettronica e perfino uso aerospaziale.
Articolo a cura di Serena Rigato
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