Secondo il settimo rapporto sull’obesità, un bambino su tre è in sovrappeso, ovviamente sul banco degli imputati non poteva che esserci la scorretta alimentazione dei bambini, sempre più ghiotti di snack e junk food in generale.
Secondo l’Istituto Auxologico di Milano che ha condotto un sondaggio su tutto il continente, ci sono 155 milioni di bambini con problemi di peso in Europa e di questi quasi 50 milioni sono stati identificati come obesi, ovvero la loro percentuale di grasso corporeo supera il 30%.
Tra le varie nazioni, la maglia nera spetta proprio all’Italia e al suo regime alimentare scadente.
Se approfondiamo l’analisi guardando i dati regionali, scopriamo che in Campania abbiamo la situazione più drammatica, mentre la regione dove si segue una corretta alimentazione per bambini è la Valle d’Aosta.
I dati sono stati presentati al convegno di Roma “Alimentazione e ambiente: un pianeta migliore per i nostri figli” ed hanno evidenziato la necessità di un cambio di rotta, anche da un punto di vista sociale visto che una corretta alimentazione farebbe diminuire drasticamente la spesa sociale relativa alla sanità. Si pensi infatti a tutte le spese sostenute ogni anno per terapie e cure di patologie causate dall’obesità (diabete, tumori, problemi cardiovascolari).
Così in tutta Europa si cerca di invertire la tendenza spingendo le famiglie ad attuare una sana alimentazione per i bambini, ad esempio in Francia si pensa ad una proposta di legge per tassare le bevande gassate mentre in Gran Bretagna fa discutere l’ultima sentenza che vede togliere a due coniugi scozzesi l’affidamento dei propri bambini perché obesi.