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“È come essere approdati in Vaticano”

Hermann Nitsch al Museo Leopold: "È come essere approdati in Vaticano"

Hermann Nitsch al Museo Leopold: "È come essere approdati in Vaticano"

 
[2011-11-07]
 

VIENNA, November 7, 2011 /PRNewswire/ —

Finora, la più grande mostra dedicata all’opera grafica dell’artista

Il Museo Leopold, in cooperazione con la Nitsch Foundation, presenta la prima mostra completa in Austria in un allestimento museale dell’opera grafica di Hermann Nitsch (*1938). Carl Aigner, membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione Privata Museo Leopold, direttore del Landesmuseum Niederösterreich e curatore della mostra “Hermann Nitsch. Strutture”, ha realizzato questa mostra insieme al Prof. Hermann Nitsch – una mostra che, a suo avviso, è tutt’altro che convenzionale. Perché, secondo Aigner, Nitsch cerca sempre di trasformare ogni mostra dei suoi lavori in una rappresentazione su piccola o larga scala del suo Teatro di orge e misteri.

La mostra presenta più di 300 oggetti. Un dipinto di Nitsch della leggendaria “Asolo Raum” (1973), acquistato dalla ex comunità di artisti di Friedrichshof, proviene dalla collezione del prof. Rudolf Leopold. Leopold era già noto a Hermann Nitsch nel tempo in cui era uno studente, anche se non lo aveva mai incontrato e lo conosceva solo come “il tizio che colleziona Schiele”. Fervente ammiratore degli artisti Richard Gerstl e Egon Schiele nonché del compositore Arnold Schönberg, tutti ben rappresentati nel Museo Leopold, pensa che i suoi lavori lì siano in buone mani. Ritiene che la variante austriaca dell’Espressionismo sia “satura di erotismo, sadomasochismo ed eccessi”, quindi è strettamente correlata all’Azionismo. Da ragazzo, trascorreva i suoi fine settimana facendo pellegrinaggi al Museo delle Belle Arti o al Belvedere Superiore. Adesso che le sue opere sono esposte al Museo Leopold, sente di essere approdato in Vaticano.

Peter Weinhäupl, direttore amministrativo del Museo Leopold, lieto di poter presentare la mostra completa di Nitsch quale terza mostra importante in occasione del decimo anniversario del museo, dichiara: “Siamo orgogliosi di ospitare questo progetto”. Diethard Leopold, che si è notevolmente  adoperato per questa mostra, ha sottolineato le “linee dialogiche” tra Azionismo ed Espressionismo. Al Leopold, la mostra fornisce “la VII stanza della mostra Schiele ‘Melanconia e provocazione'”, dove i lavori degli Azionisti Günter Brus e Rudolf Schwarzkogler, tra gli altri, sono presentati in giustapposizione all’opera di Schiele. Aigner fa una citazione tratta dall’attuale “bibbia di Nitsch“, l’antologia “Blut in den Mund”, ripetendo un’affermazione fatta da Nitsch 15 anni prima: “Egon Schiele è stata la fonte di ispirazione per poter conseguire le mie forme di espressione migliori e più estreme.” Diethard Leopold è compiaciuto perché gran parte delle opere grafiche di Nitsch, che finora hanno ingiustamente ricevuto meno attenzione rispetto agli altri lavori dell’artista, sono esposte nella mostra.  E aggiunge che ha fortemente sollecitato la ricostruzione della “Asolo Raum”.

Carl Aigner, curatore della mostra, ha enfatizzato la grande importanza dell’opera di Hermann Nitsch nell’arte austriaca. Aigner ritiene che le opere grafiche di Nitsch, già oggetto di numerose mostre curate da lui stesso, così come i suoi disegni formino “la base creativa del Teatro O.M.”. Crede che il Teatro O.M., l’idea da cui è scaturito per risentimento dell’artista nei confronti dell’architettura degli anni Sessanta, costituisce “l’ampio contesto davanti a cui tutto s’inchina”. Aigner ha inoltre reso omaggio alla capacità di Nitsch come produttore di rappresentazioni teatrali, ritenendolo il produttore teatrale austriaco più importante dopo il 1945, più radicale persino di Brecht e con un grande talento nel dipingere “una sequenza di eventi con un’autenticità ineguagliabile”.

Tobias G. Natter, direttore del Museo Leopold, ha sottolineato che il ruolo fondamentale del Museo Leopold quale “piattaforma adatta per evidenziare completamente i successori dell’Espressionismo, le correlazioni tra il primo Espressionismo del tempo di Schiele e l’Azionismo Viennese degli anni Sessanta, nonché i discendenti di questo movimento”. Ha dichiarato che mettere a punto una mostra globale su questo tema – anche itinerante all’estero, ad esempio in Giappone o negli Stati Uniti – era una delle future aspirazioni per il museo.

La mostra “Hermann Nitsch. Strutture. Disegni architettonici, partiture e realizzazioni del Teatro O.M.” sarà in esposizione al Museo Leopold fino al 30 gennaio.

Foto disponibili su: http://www.apa-fotoservice.at/galerie/2434

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Leopold Museum-Private Foundation
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