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E’ finita l’emergenza neve ma non quella del trasporto pubblico: Roma-Ostia ancora in tilt, insorge il Movimento Italia Garantista

Pierpaolo Zaccai, presidente del Movimento Italia Garantista: “Avvieremo una raccolta firme ed un’interrogazione parlamentare sul funzionamento del servizio pubblico. Un pool di legali guidati dal v.presidente Domenico Stamato sta predisponendo una class-action contro Atac per i disagi quotidiani provocati agli utenti”

“Basta con i continui ritardi sulla Roma-Lido – afferma il presidente del Movimento Italia Garantista Pierpaolo Zaccai – Tutti i cittadini hanno diritto ad un servizio pubblico funzionante e tale da garantire il raggiungimento del posto di lavoro in un determinato lasso di tempo. Questo non accade più su alcune tratte ferroviarie che uniscono Roma al suo hinterland ed in particolare al litorale. E’ una situazione che non abbiamo più intenzione di tollerare, per questo abbiamo dato mandato ai nostri avvocati, guidati dal v. presidente di Italia Garantista avv. Domenico Stamato, di preparare una “class-action” contro ATAC per i disagi provocati quotidianamente agli utenti del litorale romano, residenti nel XIII e XII Municipio e nei vicini comuni di Pomezia-Torvajanica e Fiumicino, trasformando 25 chilometri di ferrovia in un viaggio da incubo. Da giugno il biglietto di bus e metropolitane (Roma-Lido compresa….) aumenterà del 50% – ma il servizio, come si registra tutti i giorni, va peggiorando, questo significa costringere migliaia di persone che lavorano e studiano a Roma a vivere in maniera precaria, senza diritti o garanzie. Viaggiare nelle attuali situazioni di estremo disagio con vagoni gremiti, pochi posti a sedere per un tragitto che supera i 35 minuti e soprattutto le continue interruzioni, provocate da guasti tecnici che si “intervallano” agli “incidenti” provocati dal maltempo, per finire con le sospensioni del servizio dovute alle agitazioni sindacali indette dalle diverse sigle, non può certo definirsi un “servizio” pubblico per il quale si può chiedere il pagamento di un biglietto. Da qui una class-action, a tutela soprattutto degli abbonati e dei pendolari, le categorie più penalizzate da questa situazione estrema”.
Quanto accaduto lo scorso 15 febbraio, ad esempio, con due treni in tilt per il ghiaccio che ha bloccato le aperture idrauliche dei vagoni, non può e non deve più accadere in un paese civile, le scene di una ressa furiosa per entrare nei vagoni già pieni all’inverosimile come quelle viste ad Acilia, Casalbernocchi e Vitinia, dove, degli utenti esasperati sono scesi sui binari ritardando ulteriormente la ripresa del servizio, non devono più verificarsi. Si tratta di episodi che ripropongono per l’ennesima volta la problematica del collegamento del litorale con il centro città. A Roma si continuano a costruire nuovi quartieri ma le strade per raggiungere il centro città sono sempre e solo la Cristoforo Colombo e la Via del Mare. Il XIII Municipio conta una popolazione di quasi 300 mila abitanti e, per fare un raffronto, Messina è la 13^ città italiana in base alla popolazione residente, con poco più di 242 mila abitanti. È arrivato, pertanto, il momento di rivedere il sistema del trasporto pubblico del litorale, senza trincerarsi dietro l’alibi della mancanza di risorse e della crisi economica…ma i soldi del ammodernamento della linea stanziati da anni dove sono finiti….?
Adeguati investimenti nei trasporti pubblici su “ferro” consentirebbero positivi risparmi in termini di consumi di carburante da parte dei cittadini che usano i mezzi privati, diminuzione del traffico veicolare, abbattimento dei costi “umani” con la riduzione dei sinistri stradali, diminuzione delle giornate lavorative perse per l’impossibilità di raggiungere il posto di lavoro e, non ultimo, un decremento dell’inquinamento atmosferico.
“È ora di passare dalle parole ai fatti. – continua Zaccai – La “cura del ferro” non deve essere uno slogan elettorale ma un obiettivo da raggiungere nel più breve tempo possibile. Un milione di persone (da Ostia, Torvajanica, Fiumicino fino al Torrino-Tor di Valle) non possono aspettare ancora. Oltre la ferrovia, infatti, non meno felice è la situazione del trasporto su gomma con le principali arterie che collegano il mare alla capitale (Cristoforo Colombo,Via del Mare e pontina) che risultano del tutto inadeguate a garantire una idonea via di collegamento tra le importanti realtà abitative da esse attraversate”.
Il Presidente del Movimento Italia Garantista Pier Paolo Zaccai annuncia clamorose forme di protesta, a partire da una raccolta di firmeper una petizione da inoltrare al Sindaco di Roma Capitale Gianni Alemanno, al Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti ed al Presidente della Regione Lazio Renata Polverini.
“In questo modo – prosegue Zaccai – la politica non potrà fare il solito scarica a barile e rimpallarsi la responsabilità lasciando che il problema ricada sulle spalle dei cittadini che non hanno a disposizione auto blu per raggiungere il posto di lavoro. In secondo luogo, promuoverò sulla situazine della Roma-Lido e del trasporto pubblico che unisce il litorale a Roma un’ interrogazione parlamentare al Ministro dei trasporti”.

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