«Tradizione, innovazione e cooperazione i motori della ripresa»
Libè: Così abbiamo trasformato la crisi economica in opportunità
ACIREALE (CT) – «La crisi economica globale ci ha costretto a ripensare profondamente l’approccio al mercato e la nostra organizzazione. Abbiamo individuato una serie di priorità che ci hanno guidato dal 2011 sino ad oggi: rafforzamento della posizione in Sicilia; sviluppo di nuovi mercati attraverso strategie mirate di marketing, azioni di “sistema” con il territorio e naturalmente gestione rigorosa dei costi. Questo ci ha consentito di consolidare la nostra posizione sul mercato regionale e fare conoscere i nostri prodotti fuori dalla Sicilia». Così Lorenzo Libè, direttore generale di Sibat Tomarchio – società di produzione e imbottigliamento di bevande gassate, che opera ad Acireale da quasi un secolo – stamattina ha illustrato ai giornalisti le strategie dell’azienda, che ha raggiunto in questi anni la posizione di leader nelle categorie di prodotti a base di agrumi (Aranciata, Limonata, Chinotto) con una quota del 38%, un fatturato di 12 milioni di euro e oltre 500 clienti della rete di distribuzione.
La lettura dei dati degli ultimi anni – fatturato in crescita, margine operativo sopra la media di settore, ricavi pro capite saliti del 37% in quattro anni, indotto occupazionale invariato grazie al ricorso “virtuoso” agli ammortizzatori sociali – ha rivelato un trend in controtendenza rispetto allo scenario economico attuale: una “leva” per la promozione del brand “Sicilia” attraverso i suoi prodotti d’eccellenza.
In questo quadro si inserisce la decisione di Sibat di far parte del network del Distretto Agrumi di Sicilia, nato nel 2011 per riunire e valorizzare tutte le tipologie di agrumi di qualità prodotti nell’Isola e poter elaborare strategie comuni a sostegno dell’intero comparto agrumicolo siciliano. «Accogliamo con favore la volontà di Sibat di sottoscrivere il Patto di Sviluppo, già siglato da centinaia di aziende ed enti della filiera agrumicola siciliana – ha spiegato il presidente del Distretto Federica Argentati – è per noi motivo di orgoglio vedere che il Distretto cresce nella consapevolezza del territorio e dei suoi protagonisti: gli imprenditori che ne colgono la visione, ne condividono la mission e desiderano esser parte della squadra. Siamo certi che Tomarchio, da sempre traino per il made in Sicily, darà un importante contributo all’intero comparto».
“Fare rete” per spingere innovazione nel segno della tradizione: con questo obiettivo Sibat nei prossimi giorni approderà all’Expo quale partner del Cluster Bio Mediterraneo, per raccontare i profumi e i colori della nostra terra, le produzioni primarie e le economie locali, che stanno trovando importanti spazi all’estero, grazie anche al processo di internazionalizzazione che segue la strada del Nord America, dell’Europa e dell’Asia: «La Sibat Tomarchio – ha sottolineato il sindaco di Acireale Roberto Barbagallo – rappresenta una vera e propria ricchezza per il territorio: il fatto che in questo momento l’azienda riesca a sostenere il livello occupazionale, rappresenta un motivo d’orgoglio per tutti i siciliani. Fare gruppo, condividere opportunità, mission e obiettivi futuri, avviare collaborazioni tra pubblico e privato, è questa l’unica ricetta per superare i momenti di criticità».
«Le priorità del prossimo ciclo – chiude Libè – sono altrettanto chiare quanto quelle attuali: rispetto della “tradizione”, perché l’azienda ha le proprie radici salde in Sicilia; “ricerca e innovazione”, per sviluppare nuovi mercati e creare prodotti che seguano l’evoluzione del gusto dei consumatori e “sostenibilità” nel rispetto del territorio e dell’ambiente in cui viviamo».
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