Economia una parola che oggi ha un significato molto esteso che va ben oltre ciò che un tempo era tutto quelle insieme di attività di produzione e servizi ritenuti se non indispensabili oltreché utili e piacevoli per la vita ma delle persone.
Oggi l’economia è ad una svolta epocale ad un passo dal diventare uno di quei momenti storici che non saranno dimenticati e saranno invece ricordati almeno dalle attuali generazioni e forse anche da quelle future, mainstream permettendo.
Ma che l’epoca del lockdown economico sia ricordato o meno o in quale maniera poco importa.
Ciò che conta è il futuro prossimo di una umanità in bilico tra chi ancora ha la possibilità di vivere, almeno in parte, alla vecchia maniera e chi invece sta cercando un atterraggio morbido tra sussidi e compro oro Firenze, Roma, Milano o di qualunque altro luogo nel mondo.
Dopo quasi un anno dall’inizio del grande inverno dell’economia mondiale la temperatura sembra essere tornata mite solo nella parte asiatica del globo.
Ma questo non deve essere considerato un premio per i settori economici di quel continente ma bensì una scelta necessaria per evitare oltre il tracollo totale e non solo economico di un mondo che ormai da decenni si regge sulla forza e la convenienza produttiva che si svolge ad oriente.
Molto si sbagliano coloro i quali pensano ad un’Asia indipendente o dominante dal e sul resto del mondo visto che ormai produttori e consumatori si sono mescolati e ballano insieme una danza per la quale la musica deve continuare anche se solo in sottofondo rispetto al passato.
Il grande inverno della economia mondiale, come la abbiamo conosciuta fino ad oggi, è ormai alle porte e non è dato sapere la portata delle conseguenze sulla vita e sulla civiltà umana per come la abbiamo conosciuta fino ad oggi.
Certo è intuibile che ci sarà un ridimensionamento sotto molti aspetti ma l’evoluzione di eventi così globali non è prevedibile nemmeno da chi in questo momento pensa di poter gestire un passaggio così complesso.
No Comments Found