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EIRE 2011 (Expo Italia Real Estate )Fiera Milano Rho 7/9 Giugno 2011

Il progetto del nuovo stadio di Foggia, promosso da Sport & Leisure Consortium, come “case history “ al centro della manifestazione  Eire 2011, sugli stadi sostenibili e sugli attuali strumenti legislativi in materia.

Si è appena conclusa la,manifestazione che vedeva riuniti  in un grande e intenso Work Shop i maggiori esponenti del real estate italiano e numerose  imprese nazionali ed internazionali.

Tra i temi principali, protagonisti  della manifestazione di quest’anno c’è stata l’attuale situazione degli stadi di calcio in Italia,  delle arene sportive in genere  ed  il faticoso processo di rinnovamento e di adeguamento secondo quanto previsto dagli standard europei , problematica quest’ultima  lontana dalla politica nazionale e molto spesso completamente trascurata dalla  politica regionale e locale.

Nonostante tutto si va avanti lo stesso, questa è la politica del neo consorzio  S&LC  (Sport and Leisure Consortium) che in ambito della manifestazione , si è presentato con le otto società  che ne fanno parte con un originale  e accattivante stand, ed uno slogan che ben rende l’idea : “Niente è più bello dello spirito di squadra”  ed è  con questo spirito  che si sta affrontando il contesto italiano in materia di nuove strutture polifunzionali per il calcio e altri sports  ,adducendo argomenti di discussione, esempi  concreti e un vero ” case history “ , che farà da apripista e speriamo da acceleratore per il rinnovamento della situazione decadente e antieconomica del patrimonio immobiliare sportivo Italiano.

Il “Case History” ,strano ma vero ,riguarda una città del Sud Italia ,Foggia, il coraggio e la concretezza  imprenditoriale , lo spirito di entusiasmo che caratterizzano il Patron della U.S Foggia calcio Pasquale Casillo di suo figlio Gennaro, insieme allo staff che cura l’aspetto tecnico del progetto nel suo iter amministrativo,con a capo l’architetto Augusto Marasco ,,e naturalmente la società “Franca Commerciale” di Roma , proprietaria dei terreni e promotrice dell’iniziativa,hanno posto le basi e ottenuto i primi pareri positivi,da parte del Comune, nell’iter che porterà alla presentazione dell’ Accordo di Programma, per la realizzazione di un progetto molto ambizioso e articolato ,ma di sicuro volano per  l’Economia locale (nuovi posti di lavoro diretti e indiretti e indotti per le aziende del territorio),per l’aspetto Sociale e Culturale  (social housing residenziale  ,strutture sportive pubbliche e private,riqualificazione ambientale,foresterie universitarie, collegamenti viari e ferroviari  e altre strutture destinate all’intrattenimento sociale per tutti dai giovani agli anziani) al di là di tutte le paventate preoccupazioni di speculazioni fomentate dai veri speculatori .

A sostenere la bontà del progetto  di Foggia e i suoi aspetti tecnici l’Architetto Marasco, nell’ambito della conferenza tenutasi, l’8 giugno alle ore 11 sempre in Eire2011, dal titolo “ stadi sostenibili,strumenti attuali e prospettive legislative” l’Architetto  Marasco oltre a fare il punto della situazione amministrativa  ,ha illustrato nei particolari tutte le componenti polifunzionali del progetto sia le pubbliche sia le private, sottolineando le peculiarità sociali e occupazionali che ne deriverebbero, senza creare squilibri e scompensi  alle varie categorie produttive cittadine,scacciando  ancora una volta   attraverso anche l’intervento del Presidente Di CONFCOMMERCIO Foggia nonché Presidente del U.S  Foggia Calcio Matteo Biancofiore ,lo spettro del centro commerciale che aleggiava all’origine sul progetto,chiarendo che le attività commerciali previste saranno presenti in minima percentuale ,e proiettate più a fornire  servizi ai cittadini residenti in quell’area che a creare duplicazioni di quanto già esistente, trattandosi per lo più di esercizi di vicinato e in stretta relazione all’utenza  del complesso.

La conferenza ha visto anche la partecipazione illustre del Presidente del  Coni Lombardia,ex playmaker della nazionale di Basket italiana ,Pierluigi Marzorati ,che ha evidenziato  la situazione di difficoltà dello sport italiano,che pur dotata di eccellenze  di squadre di livello mondiale nei vari sports ,indoor e outdoor ,non ha strutture  adeguate alla capienza dei supporters  e talvolta per l’effettivo svolgimento dell’evento sportivo.

Sono intervenuti inoltre alla conferenza:

Prof . Tommaso Frosini Avv. Dello studio Ferola & Marone ,ordinario di diritto pubblico comparato presso l’università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Che ha illustrato il percorso tortuoso di avanzamento del disegno di legge Butti/Lolli (la ormai famosa legge per gli stadi) che originariamente doveva avere un iter lampo di approvazione,perché metteva tutti d’accordo in quanto bipartisan,ma in realtà ancora giace in attesa di approvazione alla commissione cultura della Camera.

Prof .Dino Ruta docente di economia e management dello sport presso l’università Bocconi di Milano e direttore del Fifa master in management dello sport. Il Prof. Ruta ha illustrato ,dalla sua esperienza internazionale ,il modello possibile e sostenibile da percorrere in Italia ,tenendo presente i parametri di successo degli altri ma assolutamente non copiandoli e incollandoli in Italia e soprattutto sostituire il concetto di polifunzionale con il poliesperenziale.

L’intervento di David Griffith  di Construct Group, società inglese  che si occupa di realizzazione e gestione degli  stadi , ha indicato   come e in quanto tempo potrebbe costruirsi uno stadio di nuova generazione, con strutture brevettate  in acciaio  ,modulari, e come si gestisce uno stadio.

Last but not least il Dott. Paolo Bedin Direttore  generale  della serie bwin ,che si è fatto portavoce dei club di serie B, tra i maggiori sostenitori del rinnovamento degli stadi.

A conclusione si è argomentato sugli aspetti  finanziari che  un progetto  comporta ,di come   poter  coinvolgere  eventuali investitori ,siano essi società private, banche d’investimento o fondi immobiliari e quali processi s’innescano per ottenere un conto economico finanziario appetibile per la società sviluppatrice.

In conclusione  , se c’è la  volontà di un gruppo di operatori ed un minimo di attenzione da parte della Pubblica Amministrazione,  anche solo locale, legge o non legge sugli stadi, di strada se ne può fare ed anche tanta.

Ci possiamo solo augurare, così come l’ U.S. Foggia Calcio,altre Associazioni Sportive possano prendere spunto da questa iniziativa, oggi presentata come “case history “, e creare un nuovo volano per smuovere la situazione nazionale degli Stadi.

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