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Elettrostimolazione muscolare, i benefici di questo strumento

Se non avete tanta voglia di sudare in palestra o in casa potete optare per uno strumento utilissimo: l’elettrostimolatore. Da anni è uno degli strumenti più utilizzati per tonificare la massa muscolare. Viene utilizzato da solo o in aggiunta all’attività fisica con altri attrezzi.

Con l’elettrostimolatore si possono anche programmare allenamenti per recuperi o semplicemente per massaggiare il corpo. Alcuni lo usano per alleviare dolori muscolari come mal di schiena, cervicali o dolori dorsali. In alcuni casi può essere efficace ma molto dipende dalla condizione della persona e dalla gravità della patologia.

C’è il pensare comune che associa l’elettrostimolatore a situazioni non naturali o dannose; in realtà molto dipende dalla qualità del prodotto e dall’uso che se ne fa.

L’elettrostimolatore presenta diversi benefici. Innanzitutto tonifica la massa muscolare lavorando su zone specifiche. Molti atleti lo usano regolarmente per migliorare le loro prestazioni nello sport e anche molti fisioterapisti consigliano ai loro atleti o anche semplici persone di utilizzarlo per vari motivi.

L’elettrostimolazione muscolare aiuta anche a prevenire dolori vari causati da cattiva postura o stili di vita molto stressanti. Spesso si ricorre e farmaci anche abusandone per alleviare il dolore. Questo strumento permette di alleviare il dolore in un altro modo evitando, quindi, di ricorrere ad un uso eccessivo di medicine. Con l’elettrostimolatore ci si stanca poco. La fatica è dunque ridotta, praticamente inesistente.

Questo strumento ha dei costi molto diversi ma l’efficacia è quasi sempre garantita. Il suo uso può essere gestito da tutti tranne in alcuni casi particolari come per esempio in adolescenti in fase di crescita, donne in gravidanza, persone che hanno subito interventi al cuore e che hanno pacemaker o apparecchi, chi è affetto da ischemia o trombosi. È importante considerare anche e con attenzione la posizione degli elettrodi che vanno inseriti in zone specifiche e non casualmente. Per esempio è meglio evitare di posizionarli sulla zona addominale in caso di ernie o sul collo.

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