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Energia rinnovabile: tornano gli incentivi

II governo si mette d’accordo „ sul decreto che riveda gli incenttvi al settore fotovoltaico. Dopo due mesi di scontro tra Paolo Romani, ministro dello Sviluppo Economico, e Stefania Prestigiacomo, titolare dell’Ambiente, alla fine un testo concordato è stato varato dal Consiglio dei ministri. Un ter sto che però solleva una dura protesta da parte delle aziende estere del settore fotovoltaico, che addirittura chiedono risarcimenti per 500 milioni di euro allo Stato, mentre altre azioni sono annunciate dalle 150 aziende italiane aderenti a Sos Rinnovabili.

Il decreto non prevede limiti degniti alla potenza fotovoltaica incentivabile, ma alla quantità di fondi erogabili (300 milioni nel 2011,280 milioni per l’anno prossimo) per i grandi impianti di oltre 1 MW realizzati sui tetti degli edifici e a quelli a terra maggiori di 200 kW. In pratica, il tetto c’è: con questi fondisi può raggiungere un obiettivo indicativo di 2.690 MW di potenza installata, a fronte dei precedenti 820 milioni per 3.100 MW. Sì da il via libera a una riduzione graduale ma molto corposa degli incentivi nel corso dei prossimi mesi fino al 2013, quando il nuovo sistema dovrebbe andare a regime. Infine, c’è un indennizzo per quegli impianti che una volta ultimati dovranno attendere più di 30 giorni per l’allaccio alla rete usufruendo di incentivi più bassi.

Una garanzia fortemente voluta da Prestigiacomo.
Dai ministri giudizi positivi sul compromesso raggiunto. Per Prestigiacomo è una grande vittoria per l’ambiente e una grande sfida di sviluppo sostenibile; Romani parla di testo condivìso che offre finalmente certezza a chi opera in questo settore, e spiega che siamo impegnati a raggiungere e superare gli obiettivi di Europa 2020». Altri commentì favorevoli vengono da Anie/Gifi, aderente a Confmdustria, da Imprese Fotovoltaiche Italiane e da Arde Energia.
Molto critico, invece, il commento di altri operatori del settore. A parte l’azione risarcitoria degli esteri secondo cui c’è un danno emergente dalla modifica del quadro normativo Sos Rinnovabili presenterà un ricorso alla Corte di Giustizia Uè, uno presso il Tar, uno alla Corte dei Conti e una segnalazione all’Antitrust.

Esprimono perplessità le aziende di Assosolare; e se Lègambiente apprezza la ripartenza per il fotovoltaico dopo mesi di stallo, Greenpeace lamenta l’ennesimo bizantinismo legislativo del governo per rendere ancora più incerto lo scenario in cui si fa impresa. Dal Pd, Francesco Ferrante e Roberto Della Seta ribadiscono che il decreto ha effetti sostanzialmente retroattivi e stigmatizzano il brusco | decalage delle tariffe».

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