Luigino Lusuriello è Chief Digital Officer in Eni. Ad “Affari Italiani”, in occasione dell’OMC 2019 di Ravenna, si è espresso in merito al processo di digitalizzazione in atto all’interno del Gruppo, raccontando in particolare l’esempio virtuoso del Centro Olio Val d’Agri (COVA).
Luigino Lusuriello: in Eni, la digitalizzazione è al servizio delle persone
La sensoristica, la disponibilità di dati, la capacità di elaborazione: sono tutti strumenti innovativi che hanno permesso a Eni di sviluppare nuove tecnologie legate all’Intelligenza Artificiale, per migliorare e supportare le attività operative. La tecnologia e la digitalizzazione dei processi hanno potenzialità enormi, soprattutto in ambito di sicurezza, asset integrity, ambiente ed efficienza operativa. Su questo argomento si è espresso Luigino Lusuriello, Chief Digital Officer di Eni, in occasione dell’OMC (Offshore Mediterranean Conference & Exhibition) 2019, svoltosi a Ravenna. Il manager ha dichiarato ad “Affari Italiani”: “L’interazione con le persone è fondamentale. La digitalizzazione non sostituisce le persone. La digitalizzazione ne potenzia le capacità. Sono loro che scelgono le soluzioni digitali che devono applicare negli impianti e che possono risolvere i problemi che gestiscono”. Come spiegato dal Chief Digital Officer, Eni ha iniziato il processo di digitalizzazione partendo da aree specifiche: “Volevamo migliorare le nostre performance in area sicurezza, asset integrity, ambiente e performance operative. Queste sono le aree che noi abbiamo indirizzato dall’inizio per rispondere alla domanda su dove impiegare la digitalizzazione. Uno degli effetti è chiaro che sia quello di migliorare da un punto di vista dei processi”, ha spiegato Luigino Lusuriello.
Luigino Lusuriello racconta il modello di Val d’Agri
In occasione dell’OMC 2019 di Ravenna, Eni ha presentato il piano di trasformazione digitale in corso: il processo parte dal Centro Olio Val D’Agri (COVA), che punta a impiegare la digitalizzazione come acceleratore del modello integrato di crescita sostenibile. “Siamo partiti dall’upstream, l’impianto dove siamo più presenti in Italia, e abbiamo scelto Cova come modello”, ha dichiarato Luigino Lusuriello ad “Affari Italiani”. “È chiaro che è un modello di un impianto upstream che in altri impianti potrà essere personalizzato, però l’organizzazione, il modo in cui è stato creato, l’interazione persone e macchine seguiranno il modello che abbiamo creato in Val d’Agri”. Il COVA è stato scelto per diventare la prima Lighthouse nel mondo di Eni, vale a dire un impianto integralmente digitalizzato che sfrutta le tecnologie più innovative attualmente disponibili. Nel dar vita a questa esperienza esemplare, l’interazione con le persone si è rivelata fondamentale. “È una sorta di circolo virtuoso. Sono le persone che migliorano la macchina e la macchina che migliora le performance delle persone. In questo circolo virtuoso si ottiene il massimo dalla digitalizzazione”, ha spiegato Luigino Lusuriello.
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