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Eni, l’AD Claudio Descalzi in Kazakistan: attività in corso e nuovi progetti

Nelle parole dell’AD Claudio Descalzi il forte impegno di Eni per rafforzare il proprio ruolo di primo piano nel processo di transizione energetica del Kazakistan.

Claudio Descalzi: Eni in Kazakistan, l’incontro con il Presidente Tokayev

Eni, ha detto l’AD Claudio Descalzi a margine dell’incontro dello scorso 8 giugno con il Presidente del Kazakistan, è impegnata fortemente “a rafforzare il proprio ruolo di primo piano nel processo di transizione energetica del Paese accelerando l’evoluzione del proprio modello di business”. Nell’ambito dell’incontro ad Astana con il Presidente del Kazakistan Kassym-Jomart Tokayev è stato fatto il punto sulle attività che Eni sta portando avanti nel Paese dove è presente dal 1992 in quanto operatore congiunto del giacimento di Karachaganak: partner in diversi progetti nel Mar Caspio settentrionale, tra cui il giacimento di Kashagan, opera inoltre insieme a Kmg all’interno del blocco esplorativo di Abay. L’AD Claudio Descalzi ha avuto modo di illustrare la strategia di valorizzazione del gas di Karachaganak e Kashagan attraverso cui si punta a soddisfare la domanda del Paese e a dare ulteriore impulso agli investimenti in rinnovabili e bio-feedstock per la transizione energetica.

Claudio Descalzi: Eni annuncia il progetto di una nuova centrale elettrica ibrida rinnovabili-gas

L’AD Claudio Descalzi, durante l’incontro con il Presidente del Kazakistan, ha discusso anche di nuovi progetti e iniziative di decarbonizzazione. In particolare, è stata annunciata la realizzazione di una nuova centrale elettrica ibrida rinnovabili-gas da 250 MW in Zhanaozen, regione di Mangystau. Si tratta di un progetto pionieristico per il Paese: realizzato da Eni insieme alla società di stato kazaka KazMunayGas, apre la strada alla combinazione ibrida di varie tecnologie per la generazione elettrica con centrali di ultima generazione sviluppate da Plenitude in cooperazione con Kmg e centrali elettriche a gas naturale utilizzate con capacità di bilanciamento. L’accordo prevede nello specifico un impianto fotovoltaico, uno eolico e uno a gas per la produzione e la fornitura di energia elettrica decarbonizzata e stabile alle società controllate di Kmg presenti nell’area. “Rappresenta un ulteriore passo in avanti per la crescita della capacità di generazione rinnovabile di Eni, supportando al contempo il percorso di decarbonizzazione del Kazakhstan”, ha spiegato l’AD Claudio Descalzi rimarcandone il valore: il modello ibrido, oltre a consentire di diversificare e decarbonizzare la fornitura di energia elettrica per la regione di Mangystau, contribuisce al contempo a incentivare lo sviluppo del capitale umano nel settore delle energie rinnovabili.

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