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Equilibristi si diventa durante il sonno

Una delle abilità in cui ognuno di noi si è dilettato da bambino è quella di cercare di percorrere un certo percorso, restando in equilibrio. Lo facevamo seguendo una linea tracciata sul pavimento, a volte anche immaginaria, seguendo un binario del tram, tenendoci in equilibrio su una superficie stretta. E il fascino di questa ricerca verso situazioni che sfidano il nostro senso dell’equilibrio più o meno lo sentiamo tutti. Tenersi in equilibrio è, infatti, innato in noi poiché già la posizione eretta è il risultato di un complesso equilibrismo che, inconsciamente, ci impedisce di cadere. Un’abilità che può essere migliorata da un adeguato riposo utilizzando strumenti all’apparenza banali quali un letto e un materasso che, in particolare, deve rispondere a precise caratteristiche. Non deve essere né troppo morbido né troppo rigido; deve invece assicurare il corretto sostegno alla colonna vertebrale nella sua conformazione naturale, che, nel corpo disteso non è diritta ma ha una forma ad “esse”. Inoltre, se il materasso deve deformarsi anatomicamente sotto il peso del corpo, deve essere però in grado di recuperare la sua forma originale non appena il corpo cambia posizione. Un supporto troppo duro può comprimere eccessivamente i tessuti e non seguire la curva della colonna vertebrale, al contrario un materasso cedevole o troppo morbido può non sostenere adeguatamente il corpo. A questo proposito Simmons consiglia la nuova gamma di materassi in memory foam di Trycel.

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