A un anno dalla pubblicazione del romanzo d’esordio “Frieda, un’educazione sentimentale del ‘900”, Christophe Palomar torna con “Lasciare Trieste” (edizioni Pendragon, Bologna). L’incontro amoroso fra un uomo ordinario e una città mitica.
Un uomo di passaggio arriva a Trieste per lavoro. Dapprima indifferente alla città, inizia ad osservarla, ad annusarla dall’alta del suo terrazzo. Senza mai incontrarla e mai viverla del tutto, ne subisce il fascino irresistibile. E quando dovrà lasciarla, capirà di averla fatta sua, come un grande amore impossibile.
Racconto di una Trieste non mediterranea, bianca nel suo mare e nel suo marmo, in cui le cose quasi non accadono più, perché fondamentalmente è accaduto tutto. Una Trieste profondamente letteraria, in cui hanno camminato personalità come Saba, Joyce, Svevo, Morand, capace di essere metropolitana come Tokyo, uggiosa come Amsterdam, luminosa come Brooklyn.
“Conciliare vita e scrittura: in fondo è questa la lezione di Trieste, il grande dono di Trieste. Nell’ultimo anno ho scritto quasi tutti i giorni, anche poche righe ma non importa. Importa solo il muscolo. Importa solo la gravità che muove i granelli di sabbia.”
Un anno fa, usciva “Frieda, un’educazione sentimentale del ‘900” presso Libreria Utopia Editrice, Milano. Romanzo d’esordio di Christophe Palomar, “Frieda” ha suscitato l’interesse della stampa:
“Un’eccezione è Christophe Palomar che con il suo Frieda fa il proprio esordio con un romanzo di rara potenza narrativa e letteraria… Frieda, un grande romanzo” – Gian Paolo Serino, Il Giornale, 17.01.2016
“Splendido esordio è Frieda, opera prima di Christophe Palomar” – Daniele Giglioli, Il Corriere della Sera, La Lettura, 21.02.2016
“Uno stupendo meteorite capitato da chissà dove” – Silvia de Laude, Satisfiction, 14.03.2016
Di Palomar si legge che viaggia da sempre, per necessità, per obbligo e mai per piacere. Eppure, non potrebbe fare diversamente. Legge in spagnolo, pensa in francese e scrive in italiano, anche se per lavoro, usa il più delle volte altre lingue. Vive fra Trieste, Parigi e Miami. Nel 2015 ha pubblicato con Libreria Utopia Editrice di Milano il romanzo d’esordio “Frieda, un’educazione sentimentale del ‘900”.