Il progetto Abash si forma nell’ottobre del 98′ (un periodo di grande fermento nel panorama musicale per il Salento, da sempre terra di conquista e di transito di tanti popoli del Mediterraneo). Alla ricerca di una identità, è grazie anche all¹ingresso del percussionista Luciano Triggiari che il gruppo incontra i ritmi tribali e ossessivi della vicina Africa e le suadenti melodie orientali, oltre alle riconoscibilissime chitarre arabeggianti.
Nonostante ciò è l¹anima rock che prevale e dà vita a quel rock mediterraneo un po’ progressive di cui gli Abash possono forse ritenersi unici interpreti.
Il primo manifesto musicale degli Abash, ³Salentu e Africa², viene scritto da Maurilio Gigante, ed è proprio nel maggio 2000 che esce con lo stesso titolo l¹album di debutto. ³Salentu e Africa² è un debut album nel quale il popolare e l’etnico trovano nuova linfa in una esplosiva miscela rock, ma è soprattutto grazie alle esibizioni live che il progetto Abash scatena l’interesse di quella critica pugliese meno distratta dal fenomeno “pizzica”.
Nel luglio 2004 viene pubblicato il secondo disco,”Spine e malelingue”
(Raitrade) col quale gli Abash confermano l’indirizzo progressive della loro musica ma anche il sogno di un di Mediterraneo di pace e un Salento approdo di nuove speranze.
A metà Dicembre 2006 esce il terzo CD prodotto da ³Il Manifesto², ed il primo video clip. I testi dal dialetto all¹italiano, all¹ebraico parlano di vita vissuta, dei drammi di ogni giorno. Dal vivo tanta è l¹energia sprigionata dal gruppo da far sentire l¹ascoltatore parte integrante del concerto stesso, nota musicale in un trionfo di suoni.
Il 19 febbraio del 2010 esce il terzo lavoro, “Madri senza Terra” (su etichetta Immaginifica, distribuzione Edel Italia), un album che colpisce fin da subito con le sue scosse in cui chitarre dal taglio progressive si alternano ad esperimenti strumentali variegati, un mood “elettroetnico” che risalta grazie ad arrangiamenti sapientemente costruiti.
Il singolo estratto, ³Madri² sarà in radio a partire da venerdì 26 febbraio 2010.
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