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Europa

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  • 12 Febbraio 2009

 

 

L’andamento dei mercati azionari europei è iniziato in maniera negativa nel 2009. Il DJ Euro Stoxx 50 ha registrato, nel mese di gennaio, una fluttuazione intorno al per cento per cento, così come l’indice tedesco DAX, la cui variazione è stata di circa il 10 per cento. Data la continua turbolenza del settore finanziario, non è sorprendente che siano stati proprio i titoli di questi comparti, ancora un volta, a segnare le perdite più elevate. Il titolo della banca tedesca ha perso circa un quarto del proprio valore, dopo che il primo istituto di credito tedesco ha annunciato per il 2008  una perdita record pari a quasi 5 miliardi di euro. Anche per quanto riguarda le quotazioni dei titoli Commerzbank, tenuta sotto stretto controllo dal governo, è da registrare  nelle ultime settimane un forte calo.

 

Non sono solo i titoli bancari a inasprire il peggioramento della crisi economica, ma anche tutti quei titoli che dipendono in gran parte dall’andamento generale dell’economia e che sono ora finiti sotto pressione. La recessione ha colpito l’industria europea arrivando a toccare aziende come Siemens, Daimler, Renault, BASF, che a gennaio hanno registrato perdite a due cifre. E’ esiguo il numero di aziende che possono mostrare buoni risultati e chiudere con un guadagno. Tra queste però citiamo SAP, per quanto riguarda la Germania, e a livello europeo Fortis, Crédit Agricole e ArcelorMittal.

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