L’Italian Formula 3 European Series si prepara ad entrare nella seconda parte e per Nicholas Latifi è tempo di bilanci.
Dopo i primi quattro appuntamenti di apprendistato, il 17enne italo-canadese è pronto a raccogliere i frutti del duro lavoro e andare a caccia del primo podio, sfiorato a Budapest.
Nella scorsa settimana il driver JD Motorpsort è tornato al volante della sua Mygale #18 al Red Bull Ring, partecipando al test collettivo organizzato dal campionato in preparazione della prossima sfida proprio sulla pista austriaca. Nelle due giornate Nicholas ha confermato i miglioramenti delle ultime uscite scalando la classifica fino al secondo posto.
Che lavoro hai svolto sulla pista del Red Bull Ring con il team JD Motorsport e il tuo ingegnere?
Le due giornate al ed Bull Ring sono state molto simile ai test di Imola. Fin da subito abbiamo trovato un buon bilanciamento della vettura chiudendo la prima sessione con il quarto tempo, per poi salire fino al secondo posto nella giornata conclusiva. Ogni volta che arrivo su una pista nuova, prima di iniziare il lavoro con l’ingegnere, vado alla scoperta di tutti i segreti del tracciato. Solo successivamente iniziamo il lavoro di messa a punto.
Ti piace la pista?
La pista è una dei migliori tracciati, con dislivelli naturali e curve medio-veloci. Presenta diversi punti per poter provare dei sorpassi.
Siamo arrivati al giro di boa. Qual è il tuo giudizio dopo i primi quattro appuntamenti?
Le prime quattro gare sono state di apprendistato. Arrivando dal kart è stata un’esperienza molto importante, anche se non sono particolarmente soddisfatto dei miei risultati. Se non vinco sono mi ritengo soddisfatto, anche se in confronto a tutti gli altri ho molta meno esperienza. Devo continuare a migliorare il mio feeling con la vettura e con le piste. Per me è tutto nuovo. Sono sicuro che entro la fine della stagione i risultati arriveranno.
Qual è il tuo obiettivo entro la fine della stagione?
Mi sono prefissato di poter arrivare a lottare con i top 3 del campionato. E’ un obiettivo importante, ma fin quando non avrò la possibilità di lottare per la vittoria non potrò ritenermi soddisfatto. Sono determinato e concentrato a raggiungere questo traguardo. Pertanto dovrò migliorare i miei risultati, sia in gara che in qualifica.
In questa prima parte di stagione ha avuto la possibilità di guidare sia la Dallara che la Mygale.
Sono entrambe due vetture molto competitive, ma forse il telaio francese si adatta meglio al mio stile di guida. Il passaggio è stata una mossa importante anche se non facile. Avevo percorso tantissimi chilometri e tutti i test invernali con la Dallara. Ho dovuto ricominciare da zero, ricalibrando il stile di guida.
Arrivando dal kart, è stato difficile adattarsi allo stile di guida di una vettura di Formula 3?
Il passaggio è stato certamente impegnativo, soprattutto dal punto mentale. Ci sono differenze significative tra i due mezzi. Ad esempio una vettura di F.3 è molto più severa in caso di errore. Si perde subito tantissimo tempo, mentre un kart ti permette di recuperare con più facilità. Inoltre mi sto ancora abituando al forte carico aerodinamico, che limita la lotta testa a testa con gli avversari. Durante una gara di kart puoi arrivare a sorpassarti anche 3-4 volte nello stesso giro.. Queste battaglie mi mancano.
Vive e studi in Canada, ma corri in Europa. Una sfida in più per te. Come ti sei organizzato?
Il viaggio è sicuramente la parte più impegnativa. Le ore di volo sono tante, per non contare i cambi di aereo e il tempo passato negli aeroporti. Insieme alla mia famiglia siamo sempre in cerca di una soluzione migliore per ridurre al minimo gli spostamenti. Dal prossimo anno cercheremo altre soluzione. In occasione della gara di Valencia sono rimasto molto colpito dal jet lag. Per questo sto lavorando molto sia fisicamente che mentalmente per affrontare al meglio le trasferte.
Qual è il tuo obiettivo al Red Bull Ring?
Abbiamo una buona vettura e anche il mio feeling è migliorato molto, soprattutto per quanto riguarda la gestione della gomma nuova. Pertanto sono molto fiducioso e spero di concretizzare al meglio il lavoro.