Di recente è uscita nella Gazzetta Ufficiale la notizia del decreto che definisce le norme, le regole e i requisiti patrimoniali e di indipendenza delle agenzie di consulenza finanziaria sia del tipo Società a responsabilità limitata, sia del tipo Società per azioni.
Il documento che disciplina l’attività di consulenza finanziaria indipendente presenta alcuni punti come: il requisito di indipendenza per soci ed esponenti aziendali, l’iscrizione all’Albo di categoria per soci, amministratori, collaboratori e dipendenti che esercitano consulenze finanziarie per conto della società ed infine è obbligatoria la denominazione sociale di “società di consulenza finanziaria”. Il decreto entrerà in vigore il 13 Giugno, ora bisognerà solo attendere la data effettiva di partenza dell’albo di categoria.
Il consulente finanziario indipendente è sicuramente una figura professionale necessaria a chi intende investire i propri risparmi nel mondo della finanza senza correre troppi rischi o fare gesti avventati che vanificherebbero anni e anni di risparmi e sacrifici di una vita. Avere troppa fiducia nelle proprie capacità e competenza finanziarie improvvisate può portare davvero brutti scherzi. Godiamo di una buona consulenza finanziaria quando quello che diciamo viene ascoltato con attenzione e ci viene poi comunicato e spiegato con parole semplici la soluzione e la strategia. Meglio ancora se al termine delle spiegazioni del consulente quest’ultimo ci chiede addirittura di ripetere tutto quello che si è ascoltato, in modo da verificare che si sia capito realmente tutto ma soprattutto in modo corretto.
La differenza sostanziale tra un consulente finanziario di tipo tradizionale e la nuova figura del consulente finanziario indipendente è che quest’ultimo non percepisce nessun guadagno dall’istituto di credito per i servizi e i prodotti che consiglia e vende ai propri clienti. Il pagamento dei suoi servizi è a parcelle anche perché non esercita attività di promozione finanziaria ne di intermediazione assicurativa.
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