FARE per Fermare il Declino in Nord America coinvolge gli elettori esteri con una campagna su Web che elimina le barriere geografiche di una circoscrizione enorme mantenendo un rapporto personale con centinaia di italiani all’estero, tanti di loro cervelli in fuga che condividono il messaggio di meritocrazia dei candidati di FARE.
FARE per Fermare il Declino, il Partito fondato da Oscar Giannino, coerente con la sua mission, ha rifiutato il finanziamento pubblico e si regge solo su piccole donazioni volontarie e quindi, con un budget molto ridotto, cosi’ i due candidati alla Camera per la lista Nord e Centro America, Bianca Dellepiane e Giorgio Mosconi, devono raggiungere con il loro messaggio di ricambio delle elites politiche, meritocrazia e sostegno alle vittime della crisi (aziende, donne, giovani e disoccupati), gli oltre 300.000 elettori italiani della loro circoscrizione che comprende Stati Uniti, Canada e Messico.
Come FARE? Vivendo in America, la patria della prima campagna elettorale di grande successo lanciata online dal Presidente Obama nel 2008, Bianca e Giorgio, insieme ad un prezioso team di volontari esperti in social media, hanno deciso di lanciare il loro messaggio di cambiamento strutturale dell’Italia, puntando sui social network. Questo volano di idee che dai singoli messaggi mette in moto un processo di networking che porta migliaia di persone a condividere un messaggio, commentarlo, sostenerlo ma anche metterlo in discussione.
“Le nostre risorse economiche limitate, ci obbligano a proporre in maniera piu’ innovativa i nostri programmi e ad accertarci che siano validi perche’ il giudizio della rete e’ IMPLACABILE. Oggigiorno avere molti soldi a disposizione non e’ necessariamente positivo, infatti spesso significa contare su costosissime campagne che promettono idee antiquate, copiate o riciclate.” dice Bianca Dellepiane, una dei due candidati di FARE.
Le campagne tradizionali d’elites che stiamo vedendo realizzate anche qui dai partiti legati alle solite persone di sempre, che dettano le idee dall’alto e non accettano volentieri alcune critiche, stanno inesorabilmente perdendo campo nei confronti della politica moderna del dialogo lanciata con gradissimo successo dal Presidente Obama, quella che punta sul coinvolgimento dal basso, sulla trasparenza e su un modo piu’ immediato e diretto di comunicare.
I canali ormai disponibili ONLINE per raggiungere gli elettori sono numerosissimi, dai social network, ai video anche ludici, ai blog fino ad arrivare a incontri online virtuali dove i candidati possono presentare le proprie idee ma non solo, la audience ha la possibilità di intervenire in REAL-TIME con domande e commenti trasmessi in video, text o audio mentre il tutto viene condiviso sui social network. Quello che si puo’ definire un webinar altamente interattivo e social e’ l’ultimo tra i meccanismi di connettività tra i candidati e i loro potenziali elettori.
Naturalmente intorno a tanta connettivita’ deve esserci un discorso politico che risveglia l’interesse degli elettori, anche quelli che da tempo lo avevano perso. Molti di questi elettori sono proprio nelle circoscrizioni estere: CERVELLI IN FUGA che hanno lasciato l’Italia perche’ e’ un paese dove la meritocrazia per gente competente e preparata, laureati, Master e PhD, non esiste, l’imprenditoria sta sparendo (nel 2012 hanno chiuso 1000 aziende al giorno) soffocata da una pressione fiscale altissima in cambio di servizi scarsi e mal gestiti da una burocrazia soffocante. Insomma, quelli che trovano nel messaggio di FARE le risposte adeguate a rimettere in moto l’Italia.
Fonte: fare-na.com
Redazione
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