FDA, esame approvato che scopre il Covid con il respiro, risultato in 3 minuti
Roma, 20 aprile – Si chiama InspectIR Covid-19, un nome vagamente investigativo, ed è proposto come test per identificare una possibile infezione da Sars CoV 2 tramite l’analisi del respiro, con un dispositivo simile a quello dell’etilometro, il famoso ” esame con il palloncino” che preoccupa ogni conducente di auto rientrato dopo una cena con amici o in un ristorante dove si è consentito un bicchiere di vino in più.
InspectIR Covid-19 è stato accreditato (in situazione di emergenza) dalla FDA, l’agenzia di regolamentazione del governo americano.
È sensibile a specifiche sostanze chimiche legate all’infezione e può essereapplicato in strutture mediche e sanitarie, ma inoltre – oltre che in questa funzione potrebbe collocarsi tra i suoi usi elettivi – nei terminal di volo per i test finali, grazie a un dispositivo mobile grande quanto un bagaglio a mano. Anche in questo caso, tuttavia, l’esame deve essere eseguito da una persona certificata nonché sotto la guida di un esperto di cure mediche. Il risultato si prepara in meno di 3 minuti e anche un operatore generico può valutare circa 160 test in un giorno.
L’esame per verificare la validità di InspectIR Covid-19 è stato eseguito su 2400 individui con e senza segni e sintomi dell’infezione. Ha raggiunto il 91% di sensibilità (dati riferiti ad esami con esito corretto) e anche il 99% di unicità (informazioni su esempi negativi con esito corretto).
Il valore predittivo avverso è inoltre elevato, al 99,6%. Ciò significa che le persone con risultati finali negativi rimangono effettivamente in molti casi, anche con valori altissimi di virali ridotte. Anche lo studio di ricerca è stato condotto sulla variante Omicron e su InspectIR Covid-19 ha fornito risultati di efficacia comparabili.
L’esame dell’alito anti-Covid utilizza il metodo della gascromatografia-spettrometria di massa (Gc-Ms) per trovare 5 sostanze volatili legate all’infezione nell’alito che appartengono alle famiglie di sostanze come chetoni e aldeidi. Quando il gadget identifica questi marcatori, fornisce un presunto esito positivo, che deve essere successivamente convalidato con un esame molecolare.
La FDA afferma però che anche i risultati negativi non confermano l’assenza di infezione l’infezione al 100%.
FONTE: rifday.it