Da qualche tempo lo sperma si acquista online, come un qualsiasi prodotto, basta scegliere il donatore e si procede all’acquisto con la carta di credito. È la nuova tendenza che si sta sviluppando in Europa e in America. In Italia, dove la fecondazione assistita eterologa è vietata, le donne che l’acquistano non possono far altro che utilizzarlo per una fecondazione fai-da-te.
L’idea è nata qualche anno fa ad un’azienda olandese, questa si propone come intermediario fra le donne che hanno bisogno di spermatozoi o di ovuli per la fecondazione assistita e i donatori. Il prezzo di questa intermediazione è di 2.500 euro ed include analisi su i gameti che vengono inviati alla clinica o all’ospedale indicato dalla coppia o dalla donna che ne hanno bisogno. Iniziative analoghe si sono susseguite in Gran Bretagna, Danimarca e oltre Oceano, in California.
“La riuscita di un’inseminazione fai-da-te è piuttosto improbabile per la scarsa quantità dello sperma presente nel contenitore”, spiega Claudio Manna, ginecologo esperto in medicina riproduttiva e direttore del centro Genesis di Roma. Inoltre, spiega Manna, “il rischio di trasmissione di malattie infettive è comunque presente: si rischia di essere contagiati, per esempio, dall’Hiv o dalle Epatite C”.
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