La Fiera di Rimini è quella che produce i maggiori utili d’Italia.
E’ il dato che emerge dal bilancio consuntivo 2010 approvato ieri da Rimini Fiera Spa.
Si spiegano così anche i successi di alta occupazione che si sono visti negli hotel 3 stelle rimini e degli hotel 2 stelle rimini vicino al mare che hanno fatto offerte all inclusive rimini in occasione di eventi fieristici nel primo periodo del 2011.
Il valore della produzione ammonta a 79 milioni di euro.
Il margine operativo lordo è di 13,1 milioni al quale le otto società del gruppo contribuiscono per quasi un terzo.
L’utile prima delle imposte è pari a 4,4 milioni di euro e supera di oltre quattro volte quello dell’anno precedente.
Il risultato netto consolidato è di 2,2 milioni.
Nel 2010 gli espositori sono stati 9.398, i visitatori 1.691.892, i metri quadrati di stand venduti 1.089.400.
Un piccolo miracolo secondo il presidente della Fiera Lorenzo Cagoni, un risultato straordinario che ci mette al vertice in Italia.
Meglio della grande fiera di Milano.
In realtà, l’indice di redditività di Rho Fiera è leggermente superiore ma lì ci sono 13 milioni di euro di contributi, rispetto al nostro zero, come fa notare Cagnoni.
Il 2010 è stato un anno di grande difficoltà nazionale e anche le Fiere ne risentono.
L’economia in Europa cresce dell’1,2% all’anno, in Italia dello 0,2% questo implica anche un dimagrimento dei volumi del business.
I fatturati sono calati e nono si ternerà mai più ai livelli del passato.
Con l’innovazione e la creazione di nuove manifestazioni si sono modificati gli eventi più importanti (Sigep, Sia, Sapori) con progetti alternativi, per renderli più appetitibili sul mercato anche estero.
L’ultima frontiera è lo sport.
Il 28 maggio, tra l’altro, partirà Sport Dance, i Campionati italiani di danza sportiva.
Un business originale, un pò diverso dalle loro competenze, in stretta collaborazione con il Coni.
Ma ciò può aprire delle praterie per il futuro.