Fincantieri costruirà la nuova nave oceanografica maggiore della Marina Militare, l’AD e DG Pierroberto Folgiero: riconosciuta “la capacità distintiva di un Gruppo come il nostro”.
La nuova unità Navale Idro-Oceanografica Maggiore (N.I.O.M.) di Fincantieri: i dettagli del progetto
Fincantieri, nell’ambito di un bando comunitario per il settore della Difesa e Sicurezza, ha firmato con il Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti – Direzione degli Armamenti Navali (NAVARM) il contratto per la realizzazione di una nuova unità Navale Idro-Oceanografica Maggiore (N.I.O.M.): destinata all’Istituto Idrografico della Marina, sarà consegnata nel 2026 presso il cantiere integrato di Riva Trigoso-Muggiano. Il progetto del valore complessivo di circa 280 milioni di euro comprende inoltre i servizi di supporto logistico integrato e di temporary support per la durata di sei anni più quattro in opzione. L’unità è stata concepita con la massima attenzione verso gli aspetti green, a riprova dell’impegno trasversale a favore della sostenibilità sancito anche nel Piano 2023-2027 di Fincantieri: rientrano tra le sue principali caratteristiche infatti le tecnologie per il contenimento delle emissioni, una propulsione diesel-elettrica per ottimizzare consumi, forme di carena funzionali alla riduzione della resistenza all’avanzamento e l’utilizzo di materiali environment-friendly. E anche il processo produttivo si inserisce in questo percorso, in particolare per quanto riguarda il presidio dei sistemi di gestione ambientale, testimoniato dalla conformità alla norma internazionale ISO 14001 del cantiere integrato di Riva Trigoso-Muggiano, nonché da tutti gli altri i siti italiani del Gruppo.
Innovazione tecnologica, sostenibilità e sicurezza nella nuova unità navale progettata da Fincantieri
“Siamo fieri che il primato tecnologico di Fincantieri si affermi ancora una volta in un ambito come quello scientifico, che richiede capacità specialistiche peculiari” ha commentato l’AD e DG Pierroberto Folgiero. “L’unità dovrà essere in grado di operare garantendo elevate performance in ogni condizione meteo marina. Questo richiederà l’integrazione di molti sistemi complessi, capacità distintiva di un Gruppo come il nostro, che non solo realizza piattaforme all’avanguardia come le navi militari ma può contare sulla sinergia tra mondo naval e mondo offshore nello sviluppo di sistemi di controllo avanzati”. Ulteriore key driver della nave sarà il tema di Health&Safety che per Fincantieri significa garantire al personale che opererà all’interno dell’unità navale i massimi standard di sicurezza: in quest’ottica è stato sviluppato un approccio proattivo finalizzato a identificare, anche in cooperazione con un parco fornitori di primo livello, le migliori soluzioni tecniche per soddisfare a pieno i requisiti operativi del cliente. Il programma di rinnovamento delle unità navali del servizio idrografico della Marina è parte di un innovativo progetto di respiro europeo che coinvolge anche il Ministero della Difesa: nel 2020 la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) avevano sottoscritto un accordo di finanziamento per supportare la costruzione della nave oceanografica maggiore nonché di due unità più piccole che andranno ad operare nel Mediterraneo.
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