Le conseguenze della crisi innescata dalla pandemia, hanno fatto comprendere a consumatori e imprese quanto sia importante la rivoluzione fintech. Adesso però tocca proprio al mondo della finanza cogliere questa svolta e cavalcarla fino in fondo.
Il lockdown e la rivoluzione fintech
Non c’è dubbio che le misure di lockdown che sono state adottate per contrastare la diffusione della pandemia, hanno portato a un cambiamento epocale per uffici e filiali bancarie. Un cambiamento che in buona parte (e per fortuna) sarà soltanto temporaneo, ma che apre a forti riflessioni. Le società di servizi finanziari e i loro clienti, hanno dovuto sfruttare sempre di più i servizi digitali, utilizzati dal 66% dei clienti in modo stabile tra marzo e luglio 2020. Rispetto all’anno precedente, si tratta di un incremento del 50%. Chi conosce cos’è lo slippage, se n’è trovato di fronte uno.
Questa tendenza allo sfruttamento del fintech subirà probabilmente una contrazione, col ritorno alla quasi-normalità di tutti i giorni. Ma una parte del cambiamento si cristallizzerà. Del resto chiunque si sia abituato a gestire le proprie relazioni finanziarie a distanza durante questo periodo, difficilmente avrà nuovamente voglia di rimettersi in fila presso gli sportelli bancari, preferendo invece accomodarsi su quella che è una “nuova normalità”.
Un’occasione per imprese e banche
Quanto sarà grande la parte che si cristallizzerà, dipende anche dalla capacità delle imprese di cavalcare la cosiddetta “rivoluzione fintech”. Cosa che assume ancora più valore per gli istituti di credito italiani, alle prese da sempre con problemi di competitività (basta pensare ai gravissimi problemi nel riuscire nel salvataggio di Banca MPS, a bassa redditività).
Le aziende di servizi finanziari dovranno implementare tecnologie più sofisticate e migrare dai sistemi IT legacy alle piattaforme basate sul cloud. Peraltro spostare l’infrastruttura IT dai server locali al cloud consente di semplificare notevolmente i processi, e al tempo stesso consente l’accesso a una tecnologia più scalabile e quindi flessibile. Si dovrà però convincere anche le aziende a rivolgersi a certi canali, abbandonando i tradizionali processi offline a beneficio di quelli digitali.
Purtroppo però finora l’approccio fintech di molte società finanziarie è stato alquanto frammentario. Il motivo è che i fonritori di servizi sono per lo più focalizzati alla risoluzione di problemi specifici. Si necessitano quindi giuste partnership per creare tecnologie che colleghino senza soluzione di continuità diversi conti, prodotti e servizi bancari.
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