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Flavio Cattaneo fa distinguere Terna tra le prime trenta aziende europee vaccinate contro la corruzione

Flavio Cattaneo è riuscito a far eccellere Terna come migliore azienda italiana in termini di implementazione delle misure per la prevenzione della corruzione e prima in assoluto tra tutte quelle del settore elettrico.

Flavio Cattaneo

E’ quanto rileva l’analisi condotta dall’agenzia di rating francese Vigeo, segnalata da Giuditta Marvelli per il Corriere della Sera, che ha messo a confronto le diverse strategie per la prevenzione delle corruzione adottate da 772 società Europee e del Nord America (18 paesi in totale) quotate all’indice Dow Jones Stoxx Global 1800.

L’analisi, che ha premiato l’inglese BHP (Settore metallurgico-minerario), la norvegese DNBA (Settore Bancario) e la tedesca Alliance (Settore Assicurativo) colloca Terna al 20° posto su un totale di 772 società analizzate; unica altra italiana, al 24° posto, Atlantia.

La ricerca ha preso in considerazione la completezza e la pertinenza delle politiche per la prevenzione della corruzione delle aziende, il loro grado di implementazione (l’efficacia e la sofisticazione dei diversi strumenti e processi per la prevenzione della corruzione aziendali), la copertura dei processi e strumenti di prevenzione e la presenza di processi in corso o condanne per corruzione ricevute nei 18 mesi precedenti.

Terna ha raggiunto performance eccellenti sotto tutti gli aspetti. Oltre a non aver alcun procedimento penale in corso (il 13% delle imprese Europee e il 15% delle società Nord Americane sono state oggetto di almeno una incriminazione nei 18 mesi antecedenti alla valutazione di Vigeo), in tema di gestione e responsabilità in materia di prevenzione alla corruzione, Terna può contare su una direzione specifica (Sicurezza Aziendale, sotto la responsabilità di Giuseppe Lasco) e in particolare su una funzione specificamente dedicata alla prevenzione degli illeciti (Fraud Management).
Settori che secondo l’analisi di Vigeo sono affidati, per il 41% delle imprese europee, solitamente ad una Direzione aziendale specifica (percentuale che sale al 64% nelle imprese americane).

Corsi di formazione ad hoc sono poi predisposti dal 47% delle aziende europee e dal 35% delle società Nord Americane.
Anche Terna, che si avvale di un proprio codice etico, ha previsto corsi di formazione specifici in materia di prevenzione della corruzione (Modello 231). A questi si aggiungono un sistema di controllo interno adeguato per la gestione dei rischi e una attività annuale di Risk Assesment, oltre a un canale riservato per la ricezione e la gestione delle segnalazioni in materia di illeciti, corruzione ed infrazioni al codice etico aziendale.

Secondo la ricerca, mentre il 61% delle società Nord Americane dispone di un sistema di segnalazioni riservate e verificate formalmente da funzioni specifiche (Audit) in caso di episodi di corruzione, in Europa la percentuale scende al 35% e tra queste aziende vi è Terna.

Anche in termini di procedure per il controllo interno in materia di corruzione, la società guidata da Flavio Cattaneo è un passo avanti e rientra tra quelle imprese europee (31%) che si sono adeguate (29% nel Nord America). Secondo la ricerca, nel vecchio continente sono solo il 17% le aziende che rendono pubblico il numero e il tipo di segnalazioni, specificando sia il modo in cui sono state trattate, sia se dette segnalazioni da parte dei dipendenti sono risultate positive o negative rispetto a presunti fatti illeciti in materia di corruzione.

Terna ha adottato una strategia di trasparenza assoluta nel reporting (Rapporto di sostenibilità) per numero di segnalazioni pervenute e per risultati sulla presenza di contenziosi in corso e di procedimenti penali passati in giudicato più relative sanzioni. Ha inoltre di recente aderito al Global Compact, un network multi-stakeholder che unisce governi, imprese, agenzie delle Nazioni Unite, organizzazioni sindacali e della società civile, con lo scopo di promuovere su scala globale la cultura della cittadinanza d’impresa.

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