Terna, AD Flavio Cattaneo, è al vertice della classifica delle imprese italiane più consapevoli e impegnate contro il cambiamento climatico. E’ quanto risulta da “Carbon Disclosure Project – Italy Report 2010”, elaborato sulla base di un sondaggio effettuato tra le prime 60 aziende italiane per capitalizzazione di Borsa.
Con 81 punti su 100, Terna, risulta prima tra le utilities a pari merito con A2A, al secondo posto assoluto, a ridosso dell’ENI (83 punti) ed entra nel Carbon Disclosure Leadership Index italiano che segnala le società più trasparenti nel comunicare i propri impatti e più attive nel gestirli. Oltre a Terna sono incluse nell’indice A2A, Banca Monte dei Paschi di Siena, ENI, Fiat e Italcementi.
Il punteggio valuta la capacità delle aziende di confrontarsi con il tema del cambiamento climatico, mettendo in atto comportamenti coerenti, a partire dalla misurazione delle emissioni e da una loro trasparente comunicazione agli investitori socialmente responsabili e al grande pubblico.
La performance di Terna è ancor più significativa in quanto non producendo energia elettrica e non essendo quindi sottoposta a vincoli o a schemi di emission trading, l’azienda guidata da Flavio Cattaneo adotta politiche di contenimento per scelta completamente volontaria.
Lo sviluppo della rete, ovvero una delle principali attività di Terna, contribuisce inoltre a ridurre indirettamente le emissioni del sistema elettrico attraverso una maggiore efficienza della trasmissione, il miglioramento del mix produttivo e la connessione di fonti rinnovabili.
Il Piano di sviluppo della rete 2010 renderà possibile, una volta ultimato, una riduzione di circa 8 milioni di tonnellate di CO2 all’anno.
Carbon Disclosure Project (CDP) è un’iniziativa internazionale, gestita da un’organizzazione non profit, la cui missione è facilitare la comunicazione trasparente dei dati relativi al tema del cambiamento climatico da parte delle maggiori aziende verso il mondo degli investitori.
L’iniziativa, lanciata nel 2000, è sostenuta da 534 investitori –tra i quali numerosi fondi che adottano politiche di investimento sostenibile e responsabile- che gestiscono complessivamente asset per 64 miliardi di dollari. Per gli investitori, le informazioni sulle emissioni di CO2 e sui progetti di contenimento sono essenziali per valutare la capacità delle imprese di gestire rischi e opportunità legate al cambiamento climatico
Fonte: La Mia Finanza
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