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Flavio Cattaneo (Terna) Nomura ipotizza un dividendo stabile per i prossimi anni

Terna è stata selezionata dagli analisti giapponesi di Nomura tra le 5 migliori aziende del comparto della pubblica utilità in Europa. Gli esperti di Nomura ritengono che gli interessi del Governo italiano nel rendere più efficiente e meglio interconnesso il sistema elettrico nazionale possano sostenere la crescita della società guidata da Flavio Cattaneo e ipotizzano un dividendo stabile per i prossimi anni con una cedola tra le più ricche nell’ambito del comparto europeo.

Recentemente Nomura ha selezionato Snam e Terna tra le 5 migliori aziende del comparto della pubblica utilità in Europa. In particolare per quello che riguarda Terna gli esperti di Nomura non solo ritengono che gli interessi del Governo italiano nel rendere più efficiente e meglio interconnesso il sistema elettrico nazionale possano sostenere la crescita della società guidata da Flavio Cattaneo ma ipotizzano anche un dividendo stabile per i prossimi anni con una cedola tra le più ricche nell’ambito del comparto europeo. Anche Enel recentemente si è guadagnata il giudizio positivo di alcuni broker, Bank of America ad esempio ha incrementato il target price fornendo una indicazione di acquisto, valutazione analoga a quella di societé Generale che non ha tuttavia fornito un prezzo obiettivo.

Terna ha inviato nel corso delle ultime settimane alcuni interessanti segnali di rialzo, prima superando le medie mobili a 100 e 200 giorni, praticamente coincidenti in area 2,75, poi lasciandosi alle spalle, il 7 settembre con una evidente accelerazione rialzista, la linea discendente disegnata dal top di maggio. Il prossimo banco di prova significativo per testare la consistenza dell’uptrend anche in un’ottica di suo sviluppo nel medio termine si colloca a 3,06 euro, quota coincidente con il top di marzo e con il 61,8% di ritracciamento del ribasso dai massimi di maggio 2011. Oltre questo riferimento ricavato dalla successione di Fibonacci i prezzi avrebbero buone possibilità di salire almeno fino a ricoprire il gap ribassista del 20 giugno con lato superiore a 3,28 euro. Il superamento anche di questi livelli potrebbe consentire allunghi fino in area 3,50 euro. Solo la violazione dei 2,75 rischierebbe di introdurre ad una fase di ripiegamento rilevante, con primo obiettivo a 2,55, sulla linea che sale dai minimi di novembre 2011.

Anche Snam evidenzia un potenziale grafico rialzista notevole anche se forse meno maturo rispetto al caso di Terna. I prezzi sono infatti saliti già al di sopra delle medie mobili a 100 e 200 giorni, ritenute una buona approssimazione della direzione del trend di medio e lungo termine, ma viaggiano ancora all’interno dell’estesa fase laterale disegnata a partire dai minimi di settembre 2011, compresa tra i 3,10 ed i 3,80 euro circa. Se i prezzi troveranno la forza per salire oltre il lato superiore di questo trading range gli indizi positivi raccolti nelle ultime settimane saranno confermati. Del tutto lecito in quel caso alimentare attese di recuperi dei massimi di maggio 2011 a 4,30 euro, resistenza oltre la quale il target si sposterebbe a 4,50. In caso di discese sotto la media a 100 giorni, supporto a 3,35, probabile il test della base del trading range a 3,10.

Degno di nota il rialzo messo a segno da Enel nel corso dell’ultimo bimestre, l’estensione mensile del movimento visto a settembre è la più ampia dal marzo 2000, con i prezzi che hanno accelerato in modo evidente dopo aver superato il 6 settembre la media mobile a 200 giorni, ora supporto a 2,70 circa. L’ascesa ha operato la ricopertura del gap ribassista dell’8 marzo a 3,01 euro e si trova ora a confronto con la resistenza offerta a 3,10 dal 38,2% di ritracciamento del ribasso dai massimi di aprile 2011. Oltre questo riferimento ricavato dalla successione di Fibonacci si aprirebbe la porta al test di area 3,45, resistenza intermedia a 3,23, altro gap lasciato dai prezzi il 16 febbraio. Solo il superamento di area 3,45 implicherebbe l’invio di un segnale rialzista di medio lungo periodo introduttivo a rialzi duraturi diretti anche al di sopra dei 4 euro. Discese fino in area 2,70 non disturberebbero la tenuta dell’uptrend che anzi dopo la recente veloce corsa necessita di una temporanea pausa per ricaricarsi. Sotto area 2,70 le prospettive di nuovi balzi verso l’alto verrebbero notevolmente ridimensionate.

FONTE: La Stampa

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