Trimestrale Terna, i conti pubblicati battono le stime del consenso. Nei primi nove mesi dell’anno l’utile netto è cresciuto a 411,6 milioni, i ricavi sono saliti a 1,401 miliardi e l’ebitda si è attestato a 1,133 miliardi. Flavio Cattaneo, AD di Terna: “Terna prosegue con il piano di investimenti per lo sviluppo della rete elettrica italiana e delle interconnessioni transfrontaliere e guarda sempre a tutte le opportunità per una crescita organica, non solo nelle attività tradizionali, ma anche in quelle non tradizionali, sia in Italia sia all’estero”.
Buoni risultati in una congiuntura non favorevole. Così l’ad di Terna, Flavio Cattaneo, ha commentato i conti pubblicati che hanno battuto le stime del consenso. Nel terzo trimestre dell’anno l’utile netto è cresciuto del 10,7% a 147,9 milioni (133,6 milioni nello stesso periodo del 2012) rispetto ai 135 milioni previsti. Bene anche i ricavi, che grazie all’effetto del maggior corrispettivo di utilizzo rete sono saliti del 9,1% a 482,4 milioni (472 milioni il consenso), e i margini: l’ebitda si è attestato a 400,8 milioni (+11,3%) rispetto ai 389 milioni del consenso.
Per quanto riguarda, invece, i primi nove mesi dell’anno, Terna ha registrato un utile netto a 411,6 milioni, in miglioramento del 15,8% rispetto ai 355,5 milioni di euro dell’analogo periodo del 2012. I ricavi sono saliti del 7,9% a 1,401 miliardi, riferibili per 1,242 miliardi al corrispettivo di trasmissione (+106,7 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2012). L’ebitda ha mostrato un incremento del 10,1% a 1,133 miliardi.
Gli investimenti complessivi nel periodo sono risultati in flessione a 758 milioni rispetto ai 778,4 milioni (-2,6%) di un anno fa “sostanzialmente per effetto della differente dinamica degli stessi nei due esercizi considerati e alle significative attività svolte sulla Sorgente-Rizziconi nel corso del 2012”, ha spiegato la stessa Terna. Nonostante il calo degli investimenti, l’indebitamento finanziario netto è cresciuto a 6,340 miliardi dai 5,855 miliardi registrato alla fine dello scorso esercizio.
Il cda di Terna ha anche deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo ordinario dell’esercizio 2013 di 7 centesimi di euro per azione, in linea con la politica dei dividendi annunciata lo scorso 6 febbraio 2013. L’acconto sul dividendo verrà posto in pagamento a decorrere dal 21 novembre 2013.
“Bisogna lavorare ancora molto”, ha aggiunto Cattaneo, “anche per dare un contributo alla ripresa economica del Paese, perciò Terna prosegue con il piano di investimenti per lo sviluppo della rete elettrica italiana e delle interconnessioni transfrontaliere e guarda sempre a tutte le opportunità per una crescita organica, non solo nelle attività tradizionali, ma anche in quelle non tradizionali, sia in Italia sia all’estero”.
A Piazza Affari il titolo, in linea al calo del Ftse Mib, cede il 2,32% a 3,614 euro. Prima dell’uscita dei conti questa mattina Equita ha ribadito il rating hold e il target price a 3,6 euro sull’azione, come Banca Imi (target price a 3,43 euro), mentre Kepler Cheuvreux e Mediobanca securities continuano a puntare (buy e outperform con prezzi obiettivo a 3,64 euro e a 3,90 euro), ritenendo che il vero focus sia sullo sviluppo delle attività non tradizionali così come sull’aggiornamento del piano industriale atteso a febbraio.
“Gli investimenti pari a circa 750 milioni danno credibilità all’obiettivo che l’azienda si è posto, ovvero raggiungere un livello di capex simile allo scorso anno a 1,1 miliardi”, si legge nella nota di Mediobanca Securities che apprezza anche la capacità della società di finanziarsi a prezzi altamente competitivi.
FONTE: Milano Finanza
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