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Formazione continua, la rivoluzione dei professionisti

Il mondo delle imprese, soprattutto di quelle che offrono servizi e si occupano di campi molto competitivi come media e marketing sta elaborando sempre più strategie per fidelizzare i vecchi clienti e trovarne di nuovi.
Proprio la competizione ma soprattutto il principio di competitività risulta essere uno dei principi cardine all’interno dell’alta formazione manageriale e professionale che “istruisce” e “addestra” talenti che possano essere parte attiva sia nel mercato del lavoro che nel marcato economico producendo e innovando in base alla formazione ricevuta prima dell’esperienza lavorativa. Ma non solo, infatti sempre più vasti sono i programmi di formazione continua anche attraverso corsi formazione finanziati che vanno ad abbracciare tutti gli ambiti aziendale senza esclusione di nessun settore, da quello professionale a quello manageriale fino ad arrivare alla gestione delle risorse umane senza dimenticare i servizi informatici commerciali e di vendite. Tutti i settori infatti se opportunamente coordinati e istruiti sulle nuove tecnologie e le innovazioni in corso nei vari settori entrano a far parte in maniera fondamentale del ciclo vitale di ogni azienda.

Per riuscire ad affrontare in maniera produttiva la competizione che inevitabilmente ogni azienda, grande o piccola che sia, incontra nell’arco del suo business i nuovi fondamenti aziendali, che vengono trasmessi attraverso corsi formazione aziendale devono divenire parte attiva e fondante del business. Il primo sopra tutti è sicuramente quello che tratta di integrazione tra i vari settori che vanno a comporre la struttura aziendale. Un’integrazione che intrinsecamente si appoggia alla specializzazione di ogni persona, alle sue competenze e peculiari capacità che rendano lo staff aziendale un vero e proprio team di professionisti con un unico obiettivo finale.

L’altro principio che sta prendendo sempre più piede, e che a prima vista può sembrare contradditorio con i precedente è quello dell’autonomia e dell’imprenditorialità del singolo. Caratteristica che non deve essere erroneamente intesa come prevaricazione e lavoro singolo ma come lavoro di squadra che con l’apporto e la creatività di ognuno può divenire business e gioco di squadra vincente.

Principi che oltre a prendere piede sempre più praticamente in tutti i settori vanno a minare quello che era l’assetto tradizionale di una qualsiasi azienda, un assetto basato sulla gerarchia e sul coordinamento da parte di un dirigente che gestiva tutti i ruoli aziendali in maniera autonoma e in molti casi autoritaria con integrazione pressoché inesistente tra i vari settori. Una trasformazione che mostra i suoi risultati anche attraverso la nascita di figura aziendali trasversali, figure di dirigenti con alte competenze tecniche costantemente aggiornate che hanno spiccate doti di problem solving maturate con gli studi e l’esperienza diretta e che riescono a coordinare autonomamente il lavoro di un team. Un team aziendale che non accetta incondizionatamente le decisioni dl manager ma che attraverso un corso di formazione professionale riesce a collaborare e integrare con le proprie competenze l’andamento del business e il suo sviluppo nelle modalità e nel tempo.

In conclusione il cambiamento che stiamo vivendo nel mondo aziendale attualmente è la rinascita delle strutture aziendali e la rivalorizzazione, tanto agognata, dei professionisti e delle loro capacità di singoli capaci di influire attivamente e non solo passivamente all’interno del mondo aziendale utilizzando i mezzi che a loro disposizione sono stati messi dalle Università e dagli enti di formazione professionale, manageriale e specializzante continua.

A cura di Martina Celegato

Prima Posizione srl

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