Innumerevoli sono gli studi, anche dalla rinomata validità scientifica, che mostrano chiaramente come ogni singolo elemento che compone un ospedale influisca in maniera più o meno diretta a seconda dell’individuo sul paziente: dal colore di una parete al disegno delle mattonelle, dall’ampiezza delle finestre alla larghezza dei corridoi, sino al confort di un lettino, alla pulizia di una coperta, al colore di un apparecchio e alle sue dimensioni, alle cromie delle borse medicali o dei comodini, ogni dettaglio può sortire un effetto positivo, o al contrario noccivo, sul paziente, influenzando le sue percezioni e il suo stato d’animo, tutti fattori che con i numerosi studi pubblicati sul famoso effetto Placebo e sul suo opposto (l’effetto Nocebo) mostrano chiaramente come anche un aspetto a prima vista ed apparentemente ininfluente ai fini della cura dei pazienti come l’arredo ospedaliero possa al contrario rivelarsi fondamentale.
Una struttura ospedaliera priva di barriere architettoniche, fornita degli appropriati ausili per disabili-anziani, costruita nel bel mezzo della natura, a contatto con il verde e illuminata dal sole può suscitare una piacevole sensazione nel paziente più sensibile alle percezioni esterne, e può aiutarlo a non soffermarsi sul suo ricovero o sulle sue condizioni di salute o sulla sua malattia, quanto piuttosto a distogliere i suoi pensieri nella direzione che assumerebbero se egli si trovasse in una situazione differenti, più familiare.
Al contrario, una struttura ospedaliera malsana e malsicura, poco curata, con muri crepati e arredo ospedaliero di bassa qualità o strumenti medici desueti induce gli effetti opposti, angosciando i pazienti più sensibili e acuendo il loro senso di smarrimento dinanzi alla permenenza nell’ospedale.
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