La giornata dedicata alla responsabilità sociale di impresa e allo sviluppo sostenibile si è chiusa con un bilancio positivo: circa 500 partecipanti, 41 relatori e 19 tra best practice e case history presentate.
La sostenibilità dna per l’azienda. Questo il concetto chiave emerso dalla prima edizione del Forum della sostenibilità frutto della interconnessione delle parole chiave della giornata #profitto #coscienza #condivisione #resilienza #potenziale.
Durante il meeting, organizzato da Comunicazione italiana il 31 ottobre presso lo Spazio Oberdan di Milano, tavoli di lavoro si sono susseguiti per tutta la giornata e hanno visto aziende, istituzioni e mondo del no profit confrontarsi sulle strategie migliori di promozione della sostenibilità, del ruolo sociale dell’azienda e dei suoi diversi aspetti che comprendono l’ambiente, l’alimentazione e l’etica in senso generale.
L’esperienza di intelligenza connettiva che top manager, imprenditori, professionisti della comunicazione, rappresentanti istituzionali e csr director hanno potuto fare nel contesto dell’evento, unito alla visione di sostenibilità ampiamente condivisa, ha gettato le basi affinché il Forum della sostenibilità non rimanga un appuntamento istituzionale fine a se stesso, ma un vero e proprio percorso di condivisione, di studio, analisi, progettazione e collaborazione, nel contesto di una business community strutturata.
Angelo Trocchia, presidente Unilever Italia, ha definito il Forum “un momento di condivisione e contaminazione di idee” e ha dichiarato: “Incontrare chi crede davvero nello sviluppo sostenibile, è sempre il modo migliore per dar vita a nuove collaborazioni e nuovi progetti in grado di accelerare il cambiamento”.
Stefania Lallai, Communication & CR manager TNT Express Italy, ha apprezzato il Forum soprattutto per la “condivisione di contenuti e giuste energie, dove l’esposizione delle best practice è stata una formula vincente”. Mentre per Anna Adriani, direttore relazioni esterne e ufficio stampa di Illycaffè, l’incontro è stato “uno scambio di esperienza tra aziende, persone e consulenti per capire insieme quali siano le prossime frontiere e le sfide della sostenibilità. Tema che deve essere un modo di fare business e non una sovrastruttura”.
Tra le tematiche importanti emerse nelle discussioni ci sono da un lato la definizione stessa di Csr e dall’altro la sua valorizzazione. Sul primo punto Mario Molteni, direttore di Altis – Università Cattolica, ha esposto un’analisi che differenzia le aziende fra quelle che pensano in senso globale alla sostenibilità della propria organizzazione e struttura da quelle che sviluppano qualche attività sporadica di Csr “perché oggi non si può non farla”. La discussione fra ruolo sociale dell’azienda e valorizzazione della stessa è stata traghettata da Davide Porro, presidente Diesis Group, che grazie all’esperienza differenziata per molti ambiti d’intervento, tipica delle agenzie di comunicazione, ha portato la testimonianza di come siano le aziende che decidono di governare la sostenibilità, e non di assecondare le mode apparenti, ad avere successo in termini di reputazione presso il pubblico, di come questo successo sia amplificabile con campagne di comunicazione costruite su contenuti concreti e di come i risultati debbano e possano essere misurabili.
Sono stati anche gli interventi che hanno raccontato attività concrete del ruolo sociale delle imprese ad aver attirato l’attenzione della platea. Paola Fanelli, Csr director di BNL/BNP Paribas, ha descritto il progetto realizzato in collaborazione con l’associazione Libera di Don Ciotti, un’attività Csr di inclusione sociale che supporta alcuni extracomunitari della periferia torinese nella formazione professionale e nell’inserimento nella società. Fabrizio Politi, il fondatore di SixthContinent, ha illustrato la realtà del social network economico che permette ai consumatori di scoprire le imprese che impoveriscono il mercato, distinguendole da quelle che invece producono effetti economici virtuosi (attualmente è presente un database di 600mila aziende in 42 Paesi) selezionate attraverso un criterio che prende in considerazione il fatturato, l’utile netto e il numero di dipendenti e dar loro la possibilità di scegliere come orientare i propri acquisti.
Fabrizio Cataldi, fondatore di Comunicazione italiana ha dichiarato: “Questa prima edizione del Forum ha riscosso il successo che speravamo, creando dibattito e confronto tra gli attori coinvolti quando si parla di Csr. Il Forum ha permesso la condivisione di best practice e strategie, condividendo le problematiche e i punti di forza dei vari player e permettendo la creazione di un network per lo sviluppo di future iniziative. La sostenibilità è un argomento fondamentale per lo sviluppo delle aziende, soprattutto in un periodo di crisi, laddove le aziende più brave hanno saputo trovare anche nuove opportunità. Quanto emerso in questa giornata di lavoro ci ha spinto a ipotizzare altri momenti di confronto con le aziende anche con format differenti”.
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