Una delle più belle gare del panorama nazionale, in quanto a percorsi, scatta domenica
Cogne, terra di sport e turismo, propone la 13.a edizione di una gara tutto off road
Sarà battaglia al vertice tra Fruet e il cognense Pippo Lamastra
Percorso di 45 o 20 km con passaggi spettacolari dentro il Parco Gran Paradiso
Cogne apre le porte ai bikers e si prepara per una nuova edizione della GranParadisoBike, la tredicesima.
Il nome della gara è già un programma. Un “Gran” evento, in un territorio che è un autentico “Paradiso” dei cultori della mountain bike. Cogne, che da sempre ospita l’evento – gemello della MarciaGranParadiso di sci di fondo – è una comunità votata allo sport e all’accoglienza.
Terra di turismo, la località valdostana propone una gara decisamente interessante. Il percorso è di quelli “vecchio stampo” con il vero off road che si incunea dentro il Parco Nazionale, che regala viste emozionanti in qualunque punto dei 45 chilometri. In questo periodo i camosci sono in quota, un vero peccato perchè solitamente sono compagni d’avventura dei bikers che in primavera e in autunno pedalano su questo tracciato. Davvero poco l’asfalto, solo all’inizio, dove la gara propone un tratto affascinante con una salita che fa dimenticare la fatica, guardando dritto in faccia il Gran Paradiso.
Per chi ha già partecipato alla GranParadisoBike non servono tanti aggettivi o spiegazioni, per chi invece non conosce la gara è sicuramente da non perdere. Cogne è una località suggestiva, un borgo alpino accogliente con grandi opportunità di soggiornare a condizioni calmierate per questo evento. Partenza ed arrivo della gara sono in paese, poi una sgroppata attraverso la via principale e la corsa comincia a far selezione dopo i primissimi chilometri con una salita a tornanti che porta rapidamente in quota, con l’ultimo tratto sterrato. Per chi ama le emozioni forti segue una lunga, veloce e tecnica discesa che fionda subito sul fondovalle, fino ad accarezzare le acque della Grand Eyvia (Grandi Acque), che poi a monte di Aymavilles confluisce nella più nota Dora Baltea.
Poi la competizione traghetta i bikers nel cuore del Parco, su fino a Valnontey dove verrebbe voglia di smettere di pedalare per ammirare i paesaggi e respirare l’aria pura e frizzante, e lì la vista spazia davvero su scenari impressionanti.
Il tratto di Valnontey si affronta in su ed in giù, dopo il transito in una minuscola e caratteristica borgata con le case in pietra, il percorso quindi riscende verso Cogne per poi impennarsi, seguendo per un bel po’ le orme della gara invernale, fino a Silvenoire. Ancora un pizzico di discesa, che ai più arditi consente di guadagnare tempo prezioso, prima di salire ancora, e per l’ultima volta, verso Lillaz da dove chi avrà ancora forza e concentrazione potrà scorgere scendendo una fetta del Monte Bianco da una visuale davvero unica. La gara poi si dirige verso il traguardo di Cogne, pronta a celebrare le nuove firme per l’albo d’oro.
Per chi non ha tanti chilometri nelle gambe ed ama le distanze più “dolci” c’è la pedalata ecologica, 20 km con 450 metri di dislivello, mille in meno della prova agonistica, ma altrettanto bella e ricca dei paesaggi del Parco.
Le iscrizioni sono ancora aperte, per gli ultimi indecisi gli organizzatori dell’Asd Sport in Paradiso confermano che le adesioni saranno accettate anche domenica mattina fino a poco prima del via.
Per ora, a meno di sorprese, il primo gradino del podio ha già dei “predestinati”. I due compagni di squadra della Carraro Team, Pippo Lamastra, atleta proprio di Cogne, e Martino Fruet, si daranno battaglia per la vittoria, mentre al femminile spicca il nome di Serena Calvetti. Si attendono anche i protagonisti del circuito Alpine Pearls di cui la GranParadisoBike fa parte, al cui vertice figurano al momento il colombiano Julio Humberto Caro Silva e Francesca Bertelli.
Info: www.granparadisobike.it
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