FSI, attraverso il fondo FSI I, ha investito in Cedacri nel dicembre 2017: da allora, l’azienda ha raggiunto risultati significativi anche sul fronte internazionale. "Abbiamo investito, certi del suo potenziale di crescita e dell’importanza strategica della società per l’intero sistema finanziario italiano", ha commentato in merito l’AD e DG Maurizio Tamagnini.
Maurizio Tamagnini su Cedacri: firmato accordo con ION, FSI intenzionata a reinvestire
È delle scorse settimane la notizia dell’accordo siglato tra FSI, guidato da Maurizio Tamagnini, e ION per la cessione della partecipazione azionaria del Fondo (27%) in Cedacri. Lo stesso hanno fatto anche le altre banche azioniste per la restante quota del 73%. In una recente nota, l’AD e DG ha sottolineato che FSI continuerà a sostenere la società e, a tal proposito, prevede di reinvestire come socio di minoranza di ION quasi raddoppiando l’attuale capitale investito. Era il 2017 quando FSI ha deciso in investire in Cedacri, in un’operazione che, in stretta cooperazione con le banche azioniste, ha consentito di rafforzare la leadership e raggiungere traguardi considerevoli, anche in ambito internazionale. Ne sono un esempio le acquisizioni di OASI, leader nel software per antiriciclaggio e segnalazioni di vigilanza, e di CAD IT, specializzata in software per l’area finanza e l’intermediazione titoli. A ciò si aggiunge la migrazione della piattaforma IT di Deutsche Bank Italia verso la piattaforma core banking di Cedacri: completata a maggio 2020, è una delle più grandi migrazioni realizzate in Italia verso una piattaforma di core banking indipendente. "Abbiamo investito in Cedacri, certi del suo potenziale di crescita e dell’importanza strategica della società per l’intero sistema finanziario italiano", ha evidenziato Maurizio Tamagnini.
Maurizio Tamagnini: approccio di FSI orientato alla partnership
"Il team di FSI", ha aggiunto l’AD e DG Maurizio Tamagnini, "dopo i precedenti investimenti di successo in SIA (sistemi di pagamento) e Metroweb (infrastrutture di rete a banda larga), ha dimostrato ancora una volta la capacità e le competenze per facilitare la crescita di un campione digitale e tecnologico italiano, accompagnandolo verso la leadership di mercato a livello nazionale e internazionale". Operazioni che dimostrano come l’ingresso nel capitale di un investitore come FSI, con un approccio paziente e orientato alla partnership, costituisca "un fattore abilitante per sviluppare il potenziale dell’azienda, accelerare la crescita, creare occupazione ed espandersi in modo sostenibile". L’intenzione, ha aggiunto Maurizio Tamagnini, è quella di proseguire a sostenere la società, in linea con un approccio di partnership di lungo periodo. "FSI continuerà a sostenere le aziende tecnologiche italiane come Cedacri", ha concluso, "con l’obiettivo di creare operatori leader per lo sviluppo di lungo termine di verticali digitali che svolgono un ruolo strategico per l’economia italiana".
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