Qualsiasi sia la meta, viaggiare con il tuo gatto è sempre un’esperienza unica. Affinché nessun disagio o imprevisto possa turbare i vostri momenti insieme, però, è molto importante curare l’organizzazione, soprattutto per quanto concerne l’aspetto burocratico.
Ebbene si, anche i gatti devono viaggiare muniti di appositi documenti, che devono essere rigorosamente completi e aggiornati.
In Italia, il tuo piccolo viaggiatore deve essere sempre accompagnato dal suo libretto sanitario aggiornato, così da poter dimostrare di essere regolarmente vaccinato contro le principali patologie infettive.
Qualche giorno prima di partire, quindi, verifica che il tuo micio abbia effettuato tutte le vaccinazioni obbligatorie (rinotracheite, gastroenterite virale e calicivirosi) e i relativi richiami: se ti accorgi di aver dimenticato qualche scadenza, recati subito in ambulatorio per fargli somministrare le profilassi mancanti.
Secondo necessità, il veterinario potrà suggerirti di aggiungere a questi piani di base anche uno o più piani vaccinali facoltativi, come l’antirabbica o la clamidiosi. In caso di viaggi all’estero, il gatto deve viaggiare con due documenti: il libretto sanitario e il Passaporto Europeo per animali da compagnia.
A differenza del libretto, solitamente fornito dal veterinario, il Passaporto viene rilasciato dalla ASL e serve ad attestare che il tuo micio sia in regola con alcune pratiche d’obbligo nei paesi esteri, come la profilassi antirabbica.
Contiene inoltre una serie di dati identificativi riguardanti il gatto e il suo proprietario.
Nei paesi extraeuropei potrebbero vigere normative differenti in materia di trasporto di animali domestici: il libretto delle vaccinazioni e il Passaporto Europeo, quindi, potrebbero essere ritenuti insufficienti o addirittura non validi.
Alcune nazioni ad esempio richiedono, oltre all’antirabbica, il certificato di buona salute, la legalizzazione del passaporto e il microchip di riconoscimento.
Per questo, quando si progetta un viaggio al di fuori dell’Unione Europea, è sempre opportuno informarsi in merito con le ambasciate, gli organi governativi o i siti internet dei paesi di interesse.
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