Carl Friedrich Gauss fu un grande matematico, fisico ed astronomo tedesco, probabilmente fra i nomi più grandi che le materie scientifiche possano mai avere annoverato. Di certo Gauss, come lo era stato Archimede per l’età antica, si dimostrò il campione della moderna matematica.
Gauss era figlio di un operaio, e per la sua bassa estrazione sociale dovette scontrarsi con il padre e avere la fortuna di trovare insegnanti e magnati per riuscire a continuare gli studi.
Esistono diversi aneddoti riguardo al genio: per esempio, Gauss, all’età di tre anni avrebbe corretto un errore del padre nel calcolo delle sue finanze.
Un altro aneddoto su Gauss racconta che a nove anni di età, quando andava a scuola, il suo insegnante ordinò di fare la somma di tutti i numeri da 1 a 100. Poco dopo, Gauss diede per primo la risposta esatta, sorprendendo l’insegnante.
Gauss era accorto che, mettendo in una riga tutti i numeri da 1 a 100 e nella riga sottostante i numeri da 100 a 1, ogni colonna dava come somma 101.
Il genio di Gauss era però talmente grande da non potere fare altro che far rimanere impressionati i matematici all’epoca dell’Università di Gottinga, città dalla quale non si spostò mai.
Il Duca di Brunswick, impressionato dalle sue capacità, finanziò il soggiorno di Gauss al Collegium Carolinum (oggi Technische Universität Braunschweig), che frequentò dal 1792 al 1795, anno in cui passò all’Università di Gottinga, dove studiò fino al 1798. Mentre era all’università, Gauss riscoprì una serie di importanti teoremi.
A Gauss si devono gran parte delle scoperte su cui si basa la scienza odierna. Divenne, ancora giovane, direttore dell’osservatorio grazie alla scoperta del metodo per determinare l’orbita di un pianeta.
lnfatti l’astronomo Giuseppe Piazzi scoprì l’asteroide Cerere, ma lo poté seguire solo per alcuni giorni perché scomparve dietro la Luna. Gauss predisse il punto esatto in cui sarebbe riapparso, facendo uso dell’appena scoperto metodo dei minimi quadrati. Cerere riapparve proprio nel punto indicato da Gauss. Questo straordinario successo lo portò a essere conosciuto anche al di fuori dalla cerchia dei matematici.
Gauss diede anche un importantissimo contributo alla teoria dei numeri con il suo libro del 1801 Disquisitiones Arithmeticae (Inchieste Aritmetiche in Latino), che, tra le varie cose, introduceva l’utilizzo del simbolo ≡ per la congruenza.
Gauss aveva un’incredibile capacità di calcolare a mente. Si dice che si divertisse a setacciare un intervallo di mille numeri in cerca di numeri primi appena aveva un quarto d’ora di tempo.
Il cervello di Gauss fu studiato da Rudolf Wagner, che ne determinò la massa, pari a 1,492 grammi, e l’area cerebrale, pari a 219.588 millimetri quadrati (340.362 pollici quadrati). Si trovò inoltre che fosse particolarmente ricco di circonvoluzioni, e nel XX secolo qualcuno ipotizzò che il genio di Gauss fosse dovuto a questo.
Il talento cristallino di Gauss, manifestatosi precocissimo, rimase invariato per tutto il resto della sua vita, tanto da meritarsi a imperitura memoria il titolo di “Principe dei matematici”.
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