Il 2010 sembra essere l’anno delle novità, delle applicazioni di nuove leggi o regolamenti.
Il Testo Unico per l’edilizia ha sancito le nuove direttive per la gestione dei cantieri e della sicurezza e ha costituito il tanto atteso Sportello Unico dell’edilizia che, forse, nel corrente anno vedrà la luce permettendo agli utenti di perdere meno tempo nella gestione delle pratiche edilizie.
Il Comune di Roma ha varato il nuovo piano regolatore per mezzo del quale l’edilizia privata e pubblica dovrebbe vedere un nuovo corso (chissà se sarà vero) e il 2010 dovrebbe essere l’anno utile per iniziare il lungo percorso (si parla di 10 anni) necessario a migliorare il sistema abitativo romano che, ricordiamolo, copre un territorio di ben 129.000 ettari, fortunatamente non tutti ancora edificati.
Sul fronte degli affitti, il nuovo anno “potrebbe” portare al recepimento delle molteplici condanne fatte all’Italia dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, per violazione continuata dell’art. 1 del Protocollo 1 della Convenzione europea (violazione al diritto di proprietà), inerente la impossibilità, più volte dimostrata dei proprietari di casa italiani, a rientrare in possesso del proprio alloggio affittato alla normale scadenza contrattuale.
Il 2011 dovrebbe essere altresì l’anno di prova del Concordato Fiscale che cambia il nostro modo di intendere il fisco. Infatti, fino ad oggi, prima si lavorava e poi si conteggiavano e pagavano le tasse, ora (ma solo in via sperimentale per due anni ai commercianti) prima si conteggeranno le tasse in accordo con il fisco, poi si lavorerà, il che ci fa pensare che al fisco abbiano valutato il fatto che “è meglio un uovo oggi che una gallina domani”.
E, dulcis in fundo, il condono edilizio che, ancora una volta, cercherà di sanare il sanabile, ovvero quei 45 milioni circa di metri cubi abusivi (dati ACER), che rappresentano il 50% circa delle volumetrie realizzate legalmente nell’ultimo decennio.
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