Getty Images ha annunciato i nomi dei quattro fotogiornalisti che sono stati selezionati per ricevere un contributo di 20.000 dollari ciascuno, oltre alla collaborazione editoriale con Getty Images, per perseguire i loro progetti di documentazione fotografica.

 

Una sovvenzione di 20.000 dollari è inoltre stata donata al Chris Hondros Fund, in memoria di Chris Hondros, il fotoreporter Getty Images tragicamente scomparso lo scorso anno in Libia. Il contributo sarà destinato a sensibilizzare ed educare il grande pubblico riguardo il fotogiornalismo, oltre a fornire un sostegno diretto sotto forma di borse di studio e premi.

 

I nomi dei vincitori e dei loro progetti sono:

 

• Bharat Choudhary, India, The Silence of Others
• Kosuke Okahara,Tokyo, Giappone, Fragments/Fukushima
• Paolo Marchetti, Roma, FEVER – The Awakening of European Fascism
• Sebastian Liste, nato in Spagna, vive in Brasile, The Brazilian Far West

 

Aidan Sullivan, Vice President, Photo Assignments, Editorial Partnerships and Development di Getty Images, ha commentato: “Sono felice che il nostro programma di sovvenzioni per la fotografia editoriale  continui a sostenere i fotogiornalisti e consenta loro di portare all’attenzione globale questi importati saggi visivi. È incoraggiante vedere come quest’anno i contributi siano stati assegnati a fotoreporter giovani e meno affermati, il che dimostra come il settore sia ancora attratto dai nuovi talenti. Il premio non solo li aiuterà a mettere in luce tematiche complesse, ma offrirà loro anche un riconoscimento a livello internazionale e il sostegno finanziario necessario mentre gettano le basi delle proprie carriere”.

 

“Il programma riscuote grande interesse da parte della comunità del fotogiornalismo – continua Sullivan –  la giuria ha attentamente valutato 328 domande e proposte, pervenute da 60 paesi in tutto il mondo. I progetti di quest’anno trattano una serie di questioni interessanti e poliedriche, dalla devastazione causata dalle calamità naturali giapponesi alla moderna schiavitù in Brasile.”

 

Della giuria hanno fatto parte:

• Whitney Johnson, Director of Photography, The New Yorker
• Kira Pollack, Director of Photography, TIME Magazine
• Jean-Francois Leroy, Director, Visa Pour l’Image
• Barbara Griffin, Senior Vice President of Image Management, Turner Broadcasting Systems
• Stephanie Sinclair, Photographer, VII

 

Cliccando qui è possibile leggere le biografie dei giudici.

 

Il Grants for Editorial Photography di Getty Images è stato istituito nel 2004, per consentire a fotogiornalisti emergenti e affermati di perseguire progetti di merito personale ed editoriale, focalizzando l’attenzione su importanti questioni sociali e culturali. Dal 2005, Getty Images ha fornito contributi superiori a 800.000 dollari attraverso il suo programma di borse di studio, dimostrando il proprio impegno a promuovere l’eccellenza nel fotogiornalismo attraverso contributi tangibili e positivi per il settore.

 

 

 

 

Note per i redattori – Sintesi dei progetti vincitori:

 

•  Bharat Choudhary, The Silence of Others

The Silence of Others (Il silenzio degli altri) si propone di documentare l’esperienza di giovani musulmani, rivelando come fattori sociali, politici ed economici ne stiano alimentando l’alienazione in Francia.

Per più di due anni, Bharat ha documentato l’impatto del pregiudizio religioso e degli stereotipi sui giovani musulmani in America e in Inghilterra. La sovvenzione espanderà la sua ricerca in Francia per provare ulteriormente come la minoranza etnica, la discriminazione religiosa, la povertà, la questione degli alloggi e l’elevata disoccupazione contribuiscano ad alienare i giovani musulmani.

 

• Kosuke Okahara, Fragments/Fukushima

Anche se sono passati 18 mesi dall’esplosione delle centrali nucleari giapponesi, la devastazione iniziata nel marzo del 2011 continua, e nonostante la criticità della situazione, questo fatto non sempre si riflette nei media,. La centrale nucleare di Fukushima Daiichi è ancora in situazione di pericolo e la popolazione della zona continua ad essere colpita dalla catastrofe. La minaccia che il reattore nucleare numero quattro collassi, essendo strutturalmente danneggiato ed esposto agli agenti esterni, è reale, in quanto vi sono stati recentemente grandi terremoti, quasi uno ogni due settimane. Se il reattore crollasse, potrebbe portare ad una catastrofe globale.
Kosuke ha due obiettivi per questo progetto: il primo è quello di cercare di individuare ciò che questo disastro significa veramente per il mondo attraverso immagini e interviste audio. Il secondo è quello di raccogliere i frammenti di Fukushima per le generazioni future.

 

 

•  Paolo Marchetti, FEVER – Il risveglio del fascismo europeo

In Europa si sta assistendo a un risveglio, una crescita enorme tra i seguaci dell’estrema destra. Il numero di persone in fuga dal loro paese è cresciuto in modo esponenziale a seguito della rivoluzione del Mediterraneo o ‘Primavera araba’. Questo esodo di massa dettato dalla disperazione è stato senza precedenti ed è uno dei fattori che hanno amplificato la paura e l’intolleranza razziale tra i giovani in molte parti d’Europa.
Il progetto è stato realizzato in Italia dopo che Paolo ha trovato il modo per accedere ai vari strati sociali del fascismo e documentarli. La sovvenzione consentirà a Paolo di documentare la stessa questione in altri paesi europei, come Regno Unito, Francia, Spagna e Ungheria.

 

•  Liste Sebastian, The Brazilian Far West

In Brasile l’abolizione della schiavitù è stata un processo lento e graduale che ha comportato la nascita di una vasta classe di lavoratori liberi; tuttavia essi non hanno accesso ai mezzi di produzione – in particolare ai terreni. Di fronte alla possibilità che l’abolizione della schiavitù possa provocare il collasso dei grandi produttori agricoli che dipendevano da questa forza lavoro, il governo brasiliano ha assicurato che l’accesso ai mezzi di produzione continui ad essere limitato ad un numero ristretto di individui.

Attualmente il 4 per cento dei proprietari terrieri in Brasile controlla l’80 per cento della terra coltivabile, il che significa che cinque milioni di agricoltori rimangono senza terra. L’obiettivo di questo progetto è quello di creare una mappa multimediale dell’origine della disuguaglianza e della violenza in Brasile attraverso fotografia, video e interviste, per creare quindi consapevolezza riguardo la situazione attuale, che vede migliaia di contadini che lottano per un pezzo di terra.

 

 

 

 

 

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