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Gianni Lettieri (Atitech): “Necessari investimenti nell’aerospazio da parte dello Stato”

In un’intervista rilasciata al quotidiano “Il Mattino”, Gianni Lettieri chiede che il Governo faccia come i francesi con il territorio di Toulouse.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: lo scenario dell’industria aerospaziale

C’è bisogno di più attenzione per il settore aerospaziale da parte dello Stato: è l’appello che Gianni Lettieri, Presidente di Atitech, ha lanciato al Governo lo scorso 9 settembre in un’intervista rilasciata a “Il Mattino”. Sul quotidiano campano l’imprenditore ha espresso le sue preoccupazioni per lo scenario attuale del reparto industriale: “L’aerospazio non ha mai avuto la considerazione che merita. Non siamo mai riusciti a fare quello che hanno fatto in Francia con Toulouse, un territorio che vive di aerospazio con importanti investimenti da parte dello Stato”. Il manager fa riferimento all’Aerospace Valley situata nel Sud Ovest, tra Bordeaux e Toulouse, dove attualmente esiste un cluster di oltre 500 aziende dell’industria aerospaziale. Pochi mesi fa il Governo francese ha varato un piano da 15 miliardi di euro per salvare il settore messo in crisi dal Covid-19. Gianni Lettieri chiede quindi maggiore consapevolezza da parte dello Stato, soprattutto in considerazione del fatto che in Italia ci siano “competenze, aziende efficienti con buoni prodotti, maestranze addestrate e soprattutto le Università”.

Gianni Lettieri: per investimenti prendere in considerazione il Recovery Fund

Secondo il Presidente di Atitech, bisogna innanzitutto che il Governo realizzi degli investimenti strutturali per permettere al settore di dispiegare le sue potenzialità. Investimenti che però, ha specificato Gianni Lettieri, siano accompagnati da una programmazione di tutto il settore industriale, seguendo gli esempi di partner europei e d’oltreoceano. Il Recovery Fund potrebbe rappresentare uno spiraglio: “Tutto si può fare se c’è la volontà e la capacità. Certo bisogna discuterne con l’Europa. Ma peggio della crisi sarebbe non approfittare della crisi stessa. L’Italia può “usare” la crisi per risolvere i problemi del Paese e di interi settori”. Il rilancio e la valorizzazione di tutto il reparto potrà verificarsi in primis trovando soluzioni per le difficoltà registrate da territori e aziende, problematiche già presenti ma peggiorate con l’emergenza sanitaria: “In Campania pur producendo tutto, dalla fusoliera all’avionica, non è mai decollato un velivolo finito ma sempre pezzi da assembrare altrove – ha dichiarato Gianni Lettieriparliamo di aerei di grandi dimensioni, ovviamente. Si era arrivati quasi al punto di partire con il nuovo Turboprop ma poi il progetto si è arenato”.

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