Intenso programma di lavoro per una delegazione giapponese, composta da amministratori e giovani universitari, in visita-studio sul nostro Territorio con l’obiettivo di conoscere ed approfondire la governance pubblico-privato realizzate in Romagna. Frutto di una collaborazione ventennale intrapresa da Fausto Faggioli con le Università giapponesi, la visita-studio è stata progettata dalla professoressa Hiroko Kudo, anche coordinatrice del gruppo.
“La visita-studio è una modalità d’incontro che privilegia il rapporto diretto con gli imprenditori e le amministrazioni – sottolinea il marketing manager Fausto Faggioli – e il tema “ ruralità” avrà un ruolo centrale come anche quello delle Comunità ospitali perché molti gli aspetti dei piccoli borghi che un paese come il Giappone può condividere con l’area forlivese.”
Fra i primi incontri con gli amministratori romagnoli quello con Casa Artusi e Adriano Bonetti, assessore al Comune di Forlimpopoli che ha ricevuto la delegazione giapponese nella sala consiliare illustrando i tanti progetti che questo Comune ha realizzato per uno sviluppo territoriale equilibrato, rafforzando l’integrazione fra la cultura cittadina e quella rurale, il mantenimento di Comunità vive e dinamiche e nuove attività fondate sulle risorse locali.
“L’idea – continua Hiroko Kudo, professoressa di diritto pubblico e coordinatrice della delegazione nipponica – è quella di utilizzare al massimo le grandi opportunità economiche e di mercato che offre la filiera commercio-artigianato-ruralità-ambiente-enogastronomia-cultura, focalizzando l’attenzione sul ruolo fondamentale che il Turismo rurale può rivestire nella crescita economica di un Paese. Il Giappone accanto allo sviluppo di tecnologie molto avanzate, ha conservato le sue tradizioni e con il territorio romagnolo, condivide problemi e opportunità.”
“Ci si deve impegnare su molti settori – termina il primo cittadino di Predappio (FC) Giorgio Frassineti, anche presidente dell’Unione dei 15 Comuni dell’area forlivese, che il gruppo ha incontrato in Comune – per garantire una buona qualità della vita ai cittadini in questa Unione che rappresenta 190.000 persone ed è la più grande d’Italia. I nostri Borghi Autentici sono una realtà positiva e l’identità è una risorsa strategica per lo sviluppo delle nostre Comunità Ospitali, che attraverso nuove chiavi di lettura del grande patrimonio storico, culturale, ambientale ed enogastronomico sarà in grado di proiettarli su scala nazionale ed europea, evidenziando quel ruolo di vere e proprie capitali territoriali minori che per secoli hanno svolto.”
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