A Grado, il districarsi delle sue calli e i suoi campi e campielli sono frutto di un’architettura spontanea, dove non ci sono piani regolatori. Le due basiliche paleocristiane dì Grado sono probabilmente le due chiese più vecchie d’Italia, miracolosamente sopravissute nonostante invasioni e guerre. La più antica è Santa Maria delle Grazie, la chiesa delle donne. Colonne e capitelli sono tutti diversi e di materiale recuperato chissà dove, ma è l’unica ad abside interna. Il Duomo, perché Grado è ancora sede vescovile, è intitolato a S. Eufemia di Calcedonio. All’interno, colonne di vari marmi, (due sono di granito rosa proveniente da Assuan). Il pulpito è duecentesco, con una cupoletta che ricorda gli arabeschi d’Oriente. La sorpresa, però, è la tricora che si trova in fondo. É intitolata a San Marco, il leggendario fondatore della chiesa di Aquileia. Tra le due basiliche, si trova il battistero, anche del V-VI sec. a pianta ottagonale, con al centro una vasca battesimale esagonale ricostruita. Nel V e VI secolo le ricorrenti minacce barbariche trasformarono l’abitato in fortezza. All’interno del castrum trovarono rifugio i vescovi di Aquileia. Per oltre otto secoli cattedrale del patriarcato di Aquileia ereditato in seguito da Venezia, la maestosa costruzione custodisce le testimonianze dei suoi quattordici secoli di storia, come l’ambone romano, la pala veneziana in argento e nell’abside l’affresco gotico del Cristo in gloria.Visita il sito lagunapalacehotel.it grado italien
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