“Sul versante astratto, più che mai inseguendo forme ed energie della natura si pone Simona De Maira. L’artista squadra la materia per riportarla ad una dimensione magmatica. Un tentativo di ricreare il Mondo, con un percorso diverso da quello con cui il Mondo si è determinato e creato”. Questa riflessione di apprezzamento di Vittorio Sgarbi, è stata espresso nei confronti della pittrice, nel conteso delle mostre di “Spoleto Arte” da lui curate, con la gestione organizzativa del manager Salvo Nugnes, che sono allestite tra le antichissime mura di Palazzo Leti Sansi, aristocratico edificio spoletino, in Piazza del Mercato. Sarà possibile accedere all’esposizione con ingresso libero fino al 24 Luglio 2014.
Di se stessa rivela “Le mie opere non sono mie, ma appartengono a chi mi ha ispirato, nel bene e nel male. Ho impresso le mie visioni, perché non ho potuto fare altrimenti. Le mie opere, le mie sculture, il mio modo di creare, il mio modo di esprimere, manifesta l’epifania della mia anima, simulacro di pensieri, che se trasmessi oralmente non avrebbero senso. Nelle mie opere esterno ciò, che ritengo più giusto e, che sosta in ognuno di noi, inteso come giustizia interiore e legge morale”. E prosegue “Nel tragitto di questa mia vita mi sono imbattuta in orchi, streghe, poi finalmente ho incontrato sul mio cammino -L’Angelo della giustizia, temperanza e forza-. L’invasiva, potente eruzione di materia sulle tele, su qualsiasi materiale, crea un corpo, un paesaggio, dove si forma il mistero della materia, che si libera in un processo costruttivo per l’anima”.
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