Luigi Ferraris a Messina per il convegno FIT-CISL “Il Ponte sullo Stretto”. L’AD del Gruppo FS ha evidenziato l’importanza dell’opera ricordando gli investimenti già programmati nelle due regioni.
Convegno FIT-CISL: l’intervento di Luigi Ferraris
Si è tenuta lo scorso 6 giugno a Messina “Il Ponte sullo Stretto: Infrastrutture e Trasporti per unire l’Italia”, iniziativa organizzata dalle Federazioni FILCA e FIT e dalla CISL. Tra i relatori dell’evento Luigi Ferraris, Amministratore Delegato del Gruppo FS, che ha colto l’occasione per illustrare il piano di investimenti previsto per la Calabria e la Sicilia nei prossimi dieci anni e gli interventi già in corso. Gruppo FS è pronto a investire fino a 90 miliardi di euro per “potenziare una rete che porterà benefici all’Italia e all’Europa”, ha dichiarato Luigi Ferraris ricordando che il Ponte sullo Stretto sarà un’opera centrale per il progetto del Corridoio Scandinavia-Mediterraneo delle merci e per la Rete Transeuropea di Trasporto TEN-T. Senza dimenticare i benefici delle connessioni con i porti, come ad esempio quello di Gioia Tauro in Calabria, che consentirebbero di aumentare l’intermodalità della rete e far arrivare le merci in Europa in 10-12 ore.
Luigi Ferraris: gli investimenti del Gruppo FS in Calabria e Sicilia
Nel suo ruolo naturale di hub del Mediterraneo, l’Italia è quindi destinata a giocare un ruolo fondamentale nella logistica europea. Gruppo FS è pronto a rafforzare il suo ruolo di operatore di sistema, ha ribadito Luigi Ferraris. A confermarlo gli ingenti investimenti messi sul piatto. Da qui al 2030 investirà in Calabria circa 49 miliardi, di cui 35 miliardi con Rete Ferroviaria Italiana e 14 miliardi con ANAS, nella realizzazione di nuove opere e nella manutenzione programmata. Con le stesse finalità RFI investirà in Sicilia circa 21 miliardi, mentre Anas oltre 14. Al momento Gruppo FS è già impegnato con il progetto del potenziamento della linea veloce Palermo-Catania-Messina, con i cantieri che verranno avviati entro la fine del 2023. Per ottenere i benefici di un’opera strategica come il Ponte sullo Stretto, ha concluso Luigi Ferraris, l’Italia e in particolare il Mezzogiorno dovranno dotarsi di infrastrutture sempre più moderne (oggi l’età media è 60-70 anni). Tra le soluzioni suggerite dall’AD la pianificazione dei progetti a vita intera, il superamento della logica dei lotti e l’attrattività verso gli investitori privati non speculativi.
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