Il bed and breakfast (o più semplicemente B&B), parola inglese ormai entrata a far parte integrante del nostro vocabolario, rappresenta oggi l’alternativa ideale per la stragrande maggioranza di turisti – italiani e stranieri – che vogliono trascorrere qualche giorno, o anche solo una giornata o un week-end, in una delle tante splendide città del Belpaese.
Alternativa ideale perché? Per tanti ottimi motivi; innanzitutto, il bed & breakfast risulta una soluzione più economica rispetto al pernottamento in alberghi di medio-alta categoria, pur offrendo un trattamento di pari livello sotto il profilo qualitativo. Molti B&B sono poco più costosi di un ostello, ma offrono strutture di standard sicuramente più elevato e, senza alcuna ombra di dubbio, decisamente più adeguate a persone non giovanissime o famiglie con bambini al seguito.
Risparmio e calore familiare
L’attrattiva del risparmio economico – unita al nome stesso “bed and breakfast”, ormai noto a livello mondiale – spinge moltissimi turisti a preferire questa soluzione piuttosto che quella dell’albergo o dell’ostello, ad esempio. Le famiglie con figli piccoli, in particolare, tendono spesso a prediligere i B&B, perché danno loro la sensazione di trovarsi in un ambiente più familiare. Vantaggi economici e ospitalità familiare sono due delle parole chiave che compongono il successo dei bed and breakfast (secondo un recente sondaggio il 50% degli intervistati predilige il bed and breakfast perché più economico e l’altro 50% perché gradisce l’ospitalità familiare) e che rendono questa soluzione “microricettiva” particolarmente appetibile a chi ne usufruisce, sia in qualità di ospite che di fornitore di alloggio.
Pochi requisiti necessari, pochi vincoli e alti guadagni possibili
I requisiti necessari per aprire un bed and breakfast sono pochi: per quanto riguarda la struttura ospitante essa deve essere di proprietà di chi ha intenzione di iniziare l’attività (in caso contrario, bisogna ottenere un adeguato consenso scritto da parte del proprietario, con documento di identità dello stesso). Lo stabile deve appartenere alle categorie catastali A1 – A2 – A3 – A4 – A5 – A7 – A8 – A11; l’altezza delle camere e dei vani adibiti ad uso comune deve rispettare le previsioni dei regolamenti comunali; i metri quadrati di superficie minima sono 8 per le camere single, 14 per le doppie e 20 per le triple. Il numero massimo di posti letto per rientrare nella categoria “bed&breakfast” è in genere fissato a 6, dopo i quali la struttura appartiene alla categoria alberghi (con diverse normative e tasse a cui dover sottostare); tuttavia, è sempre meglio verificare direttamente con la regione di appartenenza il numero massimo di posti letto consentiti.
Per quanto riguarda l’arredamento, il minimo necessario comprende: un letto, un comodino, una lampada e una sedia per ogni ospite, un armadio, uno specchio, un cestino dei rifiuti e una presa di corrente. Nel B&B – qualora non sia interno alla stanza – deve inoltre essere presente un servizio igienico ogni 6 posti letto. Ogni bagno deve essere provvisto di water, lavabo, bidet, vasca o doccia, specchio, presa di corrente, chiamata d’allarme. Ogni alloggio deve ovviamente essere fornito di energia elettrica, riscaldamento, acqua calda e fredda.
Un’attività senza obblighi
Il bed and breakfast permette inoltre di avere ampia libertà di scelta su quando e per quanto tempo mettere a disposizione il proprio alloggio. È il proprietario della struttura ricevente che decide se mettere a disposizione la stanza – o le stanze – per alcuni giorni al mese o soltanto per il weekend, solamente in estate o anche durante i periodi più freddi.
A fronte di questi requisiti e vincoli minimi è possibile avere un introito anche piuttosto consistente, con poca fatica e grosse soddisfazioni, soprattutto se si ha la fortuna di vivere in una grande città o di avere un’abitazione ben collegata con i principali mezzi di trasporto.
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