Il club campione d’Italia nello sport preferito dagli italiani e la società leader nel campo della sana nutrizione. Nasce così l’accoppiata tra l’Inter ed Herbalife. Da questa stagione, infatti, Herbalife è diventato lo sponsor ufficiale dei nerazzurri.
Herbalife ed InterUn’accoppiata ufficializzata durante il Leadership Development Weekend svoltosi a Rimini. Per notare questo tandem vincente basta visitare il sito degli undici di Mourinho, o notare le scritte recanti il marchio che campeggiano sulle maglie dei giocatori o negli spogliatoi, inquadrati puntualmente durante i collegamenti post – partita con le pay tv. Una svolta importante per un’azienda che da anni fornisce in Italia ottimi prodotti nutrizionali alla gente intenzionata a perdere chili e a ritornare nel suo peso forma. Fondata nel 1980, Herbalife rappresenta una delle aziende più conosciute per la vendita di prodotti dietetici e della cura del corpo.
I prodotti più richiesti e commercializzati dall’azienda californiana sono Formula #1, Formula #2, Formula #3 e Thermojetics che consistono rispettivamente in bevande proteiche sostitutive del pasto, compresse d’erbe, compresse minerali e multivitaminiche. I prodotti “Formula” in origine erano commercializzati grazie al programma Herbalife’s Slim and Trim Program, lo stesso che oggi prende il nome di Herbalife Cellular Nutrition Health and Weight Management System apportando delle modifiche negli ingredienti dei prodotti. Dietro la scelta dell’Inter c’è qualcosa in più rispetto ad una semplice strategia legata alla sponsorizzazione. Herbalife, come ormai noto, appare come un marchio consolidato in un settore dove le certezze si riducono sempre di più. Chi sa se qualche campione, oltre a portare il nome dell’azienda californiana impresso sulla casacca che indossa quando scende sul rettangolo verde, ne fa anche uso.
Ciò che più conta è una decisione quella del team, che si è aggiudicato il campionato dello scorso anno, di puntare su un logo, sinonimo condiviso di qualità. A detta di alcuni promoter dell’azienda l’Inter avrebbe inserito i prodotti Herbalife all’interno della dieta nutrizionale della squadra. Era il 2 dicembre 1992 quando Herbalife approdò nel nostro Paese. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti. Articoli per salute a 360 gradi, con un’attenzione particolare al piano dell’alimentazione, hanno caratterizzato il rodaggio italiano della società d’oltreoceano. A dispetto di chi pensava di associare ad Herbalife il luogo comune del prodotto da cestinare, durante la scorsa stagione estiva è giunto il disco verde della formazione di Moratti. Come a dire, che prima di testare un prodotto, non si possono emettere sentenze, perché il giudice se ne pentirebbe. L’importante traguardo è stato festeggiato in casa Herbalife, impegnata in una campagna pubblicitaria, scandita dall’onnipresente principio informativo (tutti devono sapere a cosa possono servire i prodotti reclamizzati), sull’intero territorio peninsulare. E dai frutti di questa campagna arriva la miglior risposta ai detrattori dei prodotti in questione. Un numero su tutti: Herbalife è presente in ben 67 paesi del mondo e la cifra di coloro che ne restano soddisfatti dall’uso aumenta giorno dopo giorno, con tanto di autorizzazioni rilasciate dalle autorità competenti (in Italia c’è il via libera del Ministero della Salute).
Prodotti efficaci che aiutano in modo concreto chi desidera riacquistare uno stile di vita equilibrato e soprattutto sano grazie al supporto di integratori alimentari. Energia e idratazione rappresentano fattori importanti per i calciatori nero azzurri e i prodotti Herbalife sono fondamentali per garantire una performance al top sul campo. La sponsorizzazione intrapresa dall’Inter è divenuta anche un mezzo per i promoter dell’azienda per accreditarsi verso chi non ha mai provato prodotti simili. Inter, uguale garanzia nel segno dell’efficacia degli articoli venduti.
Come già detto, Herbalife sposa le ambizioni dell’Inter targato Mourinho. Dieci gli obbiettivi già raggiunti dal tecnico da quando siede sulla panchina nerazzurra. In primis la vittoria in Supercoppa. Subito dopo il vantaggio sulle concorrenti per lo scudetto. Punto numero tre il recupero degli infortunati storici (vedi Cordoba e Samuel). Da premiare c’è la coesione del gruppo (mai visto così), il clima di fiducia creatosi tra squadra e tifosi, la tenuta difensiva. Da considerare, inoltre, la barriera contro la stampa prevenuta, un modulo rivoluzionario per l’Inter (il 4-3-3) e la coerenza della campagna acquisti.