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I calici di spumante italiano segnano un nuovo record nelle esportazioni

Buone notizie per i produttori italiani di ‘bollicine’: secondo la Coldiretti, le vendite di spumante Made in Italy all’estero hanno da poco registrato un nuovo record storico. Nel corso di una presentazione avvenuta ad Expo, l’organizzazione ha presentato i risultati di un’indagine sui quantitativi di spumante destinati all’export scoprendo che le bottiglie partite alla volta dei mercati mondiali sono cresciute del +20%.

Calice di spumanteParticolarmente assetati di calici di spumante sono, stando alle ultime rilevazioni, gli abitanti del Regno Unito verso cui le esportazioni hanno segnato il +55%. Non da meno sono gli Stati Uniti, dove i volumi esportati sono aumentati del +49%.

Quali sono le specialità in assoluto più richieste? Il gradino più alto del podio è occupato dal Prosecco, seguito dall’Asti e dal Franciacorta.

È interessante notare che, messe insieme, queste specialità enologiche riconducibili alla categoria dello “spumante italiano” lo scorso anno sono riuscite a vendere all’estero complessivamente 320 milioni di bottiglie – ben 13 milioni in più rispetto al rivale di sempre, lo Champagne, a cui è stato strappato il primato mondiale.

Ma oltre alle quantità, è interessante soffermarsi anche sulla qualità. Grazie all’estate particolarmente calda la vendemmia delle uve destinate alla produzione di spumante è stata anticipata e ci si attende una soddisfacente annata. Secondo i bollettini, lo stato fitosanitario dei vigneti del nostro paese è “molto buono” e le uve sono altrettanto di qualità: tra qualche mese, quando la vinificazione sarà ultimata, avremo un responso definitivo.

 

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