I sistemi informatici per le banche hanno delle responsabilità elevate perché devono impedire possibili attacchi da parte di hacker alle password e ai conti bancari dei clienti.
Ogni banca ha al proprio interno, un team di programmatori esperi dedicati al continuo aggiornamento dei data base e alla costante ricerca di nuove metodologie di protezione del circuito bancario.
Il controllo dei software bancari avviene senza sosta 24 ore su 24, per evitare ogni piccolo sbaglio, perché quest’ultimo potrebbe comportare perdite vertiginose sui conti bancari dei clienti.
Ciclicamente il team di programmatori è reperibile anche dopo l’orario di lavoro, per porre subito rimedio ad un eventuale problema del sistema di protezione bancaria.
I software alla base dei servizi bancari sono stati scritti nel linguaggio di programmazione cobol, ormai considerato obsoleto, ma i programmatori evitano di riscrivere con codici cifrati la vecchia documentazione, perché questa risulta essere sicura ed inviolata da oltre cinquant’anni.
Non tutti i sistemi informatici per le banche sono scritti con lo stesso codice di programmazione, ad esempio la piattaforma per i bonifici online non è scritta in cobol, perché cinquant’anni fa non erano previsti dagli istituti bancari come servizi da offrire al cliente. Per tale motivo sono stati creati dei sistemi informatici per le banche che girano su piattaforme scritte con i nuovi linguaggi di programmazione come ad esempio java, ma che allo stesso tempo sono capaci di interfacciarsi con i vecchi sistemi di programmazione cobol, per offrire sempre una maggiore sicurezza ai conti bancari dei propri clienti.
Grazie all’impiego di sistemi informatici specifici per le banche, i conti deposito sono al sicuro dai ogni possibile attacco hacker.
No Comments Found