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I pesci sono animali intelligenti

Ultimamente mi capita sovente di vedere pescatori lungo il fiume… questo mi ha fatto riflettere su questo “sport” ad armi impari chiamato pesca. Giorni fa ho visto un’intervista ad uno sportivo, dove dichiarava che il suo desiderio più grande è tornare a pescare come faceva quand’era piccolo. Ieri sera ho sentito la stessa cosa seguendo uno show comico. Proprio per questo ho deciso di manifestare tutto il mio dissenso per questo “divertimento” dove l’uomo è l’unico ad essere armato. Già quand’ero piccola e i miei parenti mi portavano a pescare in qualche laghetto o sulle rive del fiume Sesia, facevo fatica ad accettare di vedere un animale che si dibatteva con un amo conficcato in gola, non capivo perchè ogni volta che ne abboccava uno, tutta la comitiva esultava.

Ora che non sono più una bambina e fortunatamente ho una consapevolezza maggiore, non riesco più a comprendere come si possa provare piacere nel fare soffrire delle creature che a noi non hanno mai fatto del male. Forse l’intenzione è quella di pavoneggiarsi con gli amici del bar o con i compagni di merende, per quello gareggiano sul numero maggiore di vite annientate. Conosco persone che si divertono ad andare a pesca e poi non mangiano neppure le loro prede, forse perchè tengono alla propria salute e sono consapevoli del fatto che i fiumi e i mari sono ormai inquinati “grazie all’opera umana” e di conseguenza il pesce è contaminato da batteri, parassiti, tossine, mercurio e metalli vari.

Per chi ancora non lo sapesse, i pesci sono animali intelligenti e senzienti, il che significa che sentono il dolore proprio come noi. Come può una persona sentirsi orgogliosa per avere soppresso altre vite? Posso essere soddisfatta e felice quando SALVO una vita, sia quella di un cane che si trova nel mezzo di una strada o quella di un millepiedi che attraversa la stradina che sto percorrendo… la strada non è soltanto mia. A questo proposito, volendo approfondire, è l’uomo che ha distrutto il loro ambiente costruendo strade, palazzi, industrie, cementificando anche dove non si poteva, con gravi conseguenze per tutto l’ambiente. Ha sconvolto la natura, tagliato alberi secolari, fattto deviare corsi d’acqua, cacciato animali a volte fino a provocarne l’estinzione.

Oggi l’uomo si comporta con gli animali come anni fa gli uomini bianchi si comportavano con gli uomini neri. Il più forte opprime e schiavizza il più debole. Abbiamo già dannegiato a sufficienza il mondo degli animali, riusciamo almeno a risparmiar loro la vita? se lo meritano, non credi? o forse crediamo siano a nostra disposizione? e perchè dovrebbero esserlo? perchè fanno parte di una specie diversa dalla nostra? quindi dovremmo credere di poter sfruttare anche gli umani che sono diversi da noi per il colore della pelle o la forma degli occhi? E se fossimo noi ad essere nati pesci? ci piacerebbe ritrovarci con un amo (camuffato da cibo) piantato nella gola?

Sinceramente non provo simpatia per i pescatori come per i cacciatori che uccidono per divertimento. Forse li potrei “capire” se inseriti in un altro contesto, in particolari situazioni, e non con il frigo pieno e tante altre risorse donateci dalla natura alla quale noi non riusciamo neppure ad essere grati. Tutto questo mi fa riflettere sull’avidità dell’uomo e la crudeltà di cui è capace. Ma voglio sforzarmi di trovare il lato positivo anche in questo; nonostante il mio disaccordo sulla pesca, voglio spezzare una lancia in favore dei pescatori che si nutrono del loro pescato.. almeno hanno il coraggio di uccidere con le proprie mani (anzi con i propri ami) l’animale e poi guardarlo con i propri occhi mentre si dibatte contro la vita che se ne va. Cosa del tutto sconosciuta alla maggior parte delle persone che vanno al supermercato a riempire il carrello di cadaveri di animali uccisi da altri.

Troppe volte ho sentito dire “Vado a pesca per rilassarmi un pò”. Vi assicuro che ci sono molti altri metodi di rilassamento, posso suggerirvene qualcuno: disegnare cerchi nell’acqua, camminare a piedi nudi sull’erba, ascoltare musica, guardare un film, preparare il seitan in casa e sentire le mani che vengono massaggiate dall’impasto, leggere un libro, fare l’amore, fare meditazione… continua a leggere

 

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