Sino ad oggi abbiamo parlato di legamenti d’amore e di particolare pratiche esoteriche come la chiromanzia. Oggi parliamo dei tarocchi, una pratica ancora molto comune.
I tarocchi sono un particolare tipo di carte, nate in Europa tra la fine del Medioevo e il Rinascimento. Si tratta di un mazzo formato da 78 carte, detto comunemente lame, suddiviso in 2 sottogruppi, il primo formato da 22 carte illustrato con figure simboliche, un tempo detti Trionfi e successivamente Arcani Maggiori, mentre il secondo consta di 56 carte suddivise in 4 serie, i cosidetti Arcani Minori, che in base ai diversi paesi possono cambiare di insegna.
Gli Arcani Minori comprendono le figure del fante, del cavallo, della regina e del re e altre 10 carte numerali; nei paesi latini sono usate maggiormente le coppe, i denari, i bastoni e le spade, mentre in altri paesi, come la Francia e quelli tedeschi e svizzeri si usano altri tipi di segni.
I tarocchi furono inventati come carte da gioco, mentre il loro uso divinatorio cominciò a diffondersi a partire dal 18esimo secolo, soprattutto nella forma italiana.
La parola tarocco cominciò ad essere usata solo un secolo dopo l’invenzione del mazzo, mentre le loro origini vanno ricercate in Oriente. In Europa i tarocchi comparvero solo nel 14esimo secolo, sebbene i tarocchi comprendenti anche gli Arcani Maggiori sono una creazione prettamente italiana. La comparsa dei tarocchi, così come noi oggi la conosciamo risale al 1442 a Ferrara, sebbene non si abbia sicurezza che quelle carte fossero realmente i tarocchi di oggi.
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