+9,5% di investimenti, che salgono a 150 milioni, posizione finanziaria netta migliorata e un Ebitda di 136,8 milioni: sono i numeri di Gruppo Riva, che nel 2019 ha mantenuto la sua posizione tra i principali attori del panorama siderurgico europeo.
Gruppo Riva: i risultati del 2019
Gruppo Riva, primo operatore siderurgico italiano e tra i principali a livello Europeo, chiude il 2019 con un fatturato di 3,2 miliardi di euro, di cui l’85% realizzato all’estero. Riva Forni Elettrici, con una quota del 10% del mercato continentale dei prodotti “lunghi” (tondo, vergella e barre per edilizia), ha fatturato principalmente nei suoi 16 siti in Germania, Francia, Belgio, Spagna e Canada. Il Gruppo guidato da Claudio Riva impiega circa 5.400 addetti e ha prodotto 6,3 milioni di tonnellate di acciaio, 714mila in Italia. Questa attività ha generato un Ebitda di 136,8 milioni, con un risultato finale di 15,2 milioni. Gruppo Riva ha intensificato gli investimenti (+9,5%) che sono saliti a 150 milioni, migliorando anche la posizione finanziaria netta. In seguito alla pandemia da Covid-19, l’azienda è stata costretta allo stop delle attività in Italia, riprendendo durante i primi giorni di maggio. Provvedimenti similari sono stati presi anche all’estero, per garantire la sicurezza sul luogo di lavoro.
Gruppo Riva: la storia e la mission aziendale
La storia di Gruppo Riva inizia nel 1954 quando Emilio Riva, supportato dal fratello Adriano, intuisce il grande potenziale di sviluppo del settore siderurgico nell’Italia del dopoguerra. Nell’estate 1956 Emilio Riva decide di passare alla produzione diretta dell’acciaio, facendo entrare in funzione il primo stabilimento a Caronno Pertusella l’anno successivo. Gli anni Sessanta rappresentano la svolta fondamentale per lo sviluppo del settore e sono segnati dalla nuova tecnica produttiva della colata continua, innovazione che rappresenta un importante successo per Gruppo Riva. Nel 1966 arriva anche la prima acquisizione, con leAcciaierie e Ferriere di Lesegno. Negli stessi anni inizia l’espansione sulla scena europea: l’azienda si fa così pioniera del diffondersi delle miniacciaierie nel mondo. Fortemente basato sull’innovazione e sulla digitalizzazione, il Gruppo punta anche alla formazione delle sue professionalità, per garantire la qualità del prodotto. Oggi l’azienda opera in 21 siti produttivi dislocati in Italia, Francia, Germania, Belgio, Spagna e Canada.
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