In questo articolo parleremo del contratto base che interviene tra un traduttore di professione ed il committente. Ogni contratto prevede la presenza di due attori fisici, il traduttore ed il cliente. Il traduttore deve operare in buona fede e si deve impegnare al meglio per trasferire le informazioni da una lingua all’altra. Come cliente si indica invece la persona che necessita della traduzione in questione. Le due lingue vengono altresì definite come lingua d’origine e lingua di destinazione. Il compenso viene pattuito prima di sottoscrivere il contratto e generalmente si calcola il prezzo di mercato di una cartella e sulla base di questo si stima il prezzo complessivo dell’intero lavoro.
Se il testo da tradurre è inferiore ad una cartella il prezzo rimane comunque pari al costo della cartella, discorso diverso invece per i testi che assumono una certa priorità. In casi estremi, quando la traduzione deve essere svolta in tempi molto stretti, possiamo arrivare ad un incremento anche del 100% sul costo della traduzione.
Il traduttore è responsabile di quanto scrive ed eventuali errori o vizi a cui può essere attribuito un danno possono essere risarciti dal traduttore stesso. Il traduttore ha inoltre l’obbligo di consegnare il lavoro nei termini prestabiliti e di riservare le informazioni personali o tecniche custodite nei documenti stessi.
Il cliente ha l’obbligo di pagare il traduttore entro 30 giorni dal ricevimento della fattura al netto di IVA ed Irpef. Se sei un traduttore e sei alla ricerca di un incarico di traduzione consigliamo di iscriversi al servizio traduzione.it: un portale pensato per far incontrare clienti e traduttori.
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